Sono i social network il luogo dello sfogo della base Pd. La reazione alla notizia che Francesco Cascio sarebbe stato scelto dai vertici del partito come candidato a sindaco di Palermo da sottoporre, poi, alla valutazione della stessa base se necessario anche con le primarie, ha fatto scattare commenti sia su Facebook che su Twitter.

Su Facebook parla proprio la base con almeno una cinquantina di commenti a caldo al post che annuncia la notizia su BlogSicilia. Da “ditemi che è uno scherzo” a “E io che sono Pd lo dovrei votare?” sono i commenti più ‘educati’. Ma sono in tanti a parlare dell’ultima frontiera del trasformismo con commenti del tipo “Ma questi con quale coraggio e credibilità si candidano?”

E’ su twitter, invece, che intervengono gli uomini e le donne che hanno ruoli nel Pd, “Cascio non sarà il mio candidato sindaco – scrive Ninni Terminelli più volte consigliere comunale – e se questa sarà la scelta del Pd non voterò il Pd alle prossime comunali”.

Poi Terminelli completa il suo pensiero con un comunicato stampa “C’è un limite oltre il quale un uomo di sinistra non può andare…Invito chi nel Pd viene dalla mia storia a combattere insieme dentro o fuori il Pd! Intanto sulla scelta del candidato a sindaco di Palermo si riuniscano la Direzione Provinciale e si dia voce ai circoli, aprendo una vera e grande elaborazione politica sul futuro della città”.

Ma non tutti i commenti sono ‘politici’ ed educati. C’è chi si spinge a definire maiali gli autori della scelta e chi sottolinea l’attaccamento alle poltrone oltre a numerosi altri commenti non riportabili per decenza.

elementi, quelli emersi dai commenti sui social network, dei quali i vertici nazionali e comunali del Pd dovranno tenere conto anche se l’accordo sembra essere di quelli difficili da mettere in discussione. Cascio candidato a Palermo in quota a Ncd e Udc con l’appoggio convinto del Pd spianerebbe la strada a Faraone candidato presidente della Regione evitando l’ipotesi Giovanni La Via che stava prendendo corpo.

Un accordo, dunque, maturato al vertice nelle segrete stanze che nessuno conferma ufficialmente ma che si vorrebbe far ‘inghiottire’ alla base. il dibattito è aperto e non sarà semplice.

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