E’ in sciopero della fame per portare l’attenzione sulla situazione delle carceri, chiedere un provvedimento che alleggerisca il peso sulle strutture e recuperi la dignità del carcerato. Protagonista è una storica radicale, oggi esponente di +Europa. Si tratta di Rita Bernardini, personaggio di caratura nazionale in giro per la Sicilia visto che guida la lista del collegio isole, Sicilia Sardegna denominata Stati Uniti d’Europa, nata dall’incontro di varie sensibilità. Dentro ci sono Italia Viva e socialisti uniti proprio dalla voglia di ampliare i poteri europei. E fra le tappe siciliane della Bernardini ci sono stati gli studi di BlogSicilia
Perchè lo sciopero della fame in campagna elettorale
La classe politica purtroppo non si rende conto, nonostante le condanne della Corte europea dei diritti dell’uomo, che nelle carceri la situazione è divenuta insostenibile. C’è un forte sovraffollamento e non si assicurano le cure ai detenuti, tant’è vero che molti muoiono in carcere, ci sono molti suicidi e il personale è del tutto insufficiente sia per quel che riguarda la polizia penitenziaria che gli educatori. I magistrati di sorveglianza non riescono a stare dietro alle istanze dei detenuti, la rieducazione praticamente non esiste.
Risse, scontri e agenti aggrediti quotidianamente
Sì, anche perché le nostre carceri sono piene di persone che hanno problemi di tossicodipendenza. E che stanno in carcere magari per piccolo spaccio di sostanze stupefacenti. Io sono presidente di Nessuno tocchi Caino e spessissimo vado in carcere per verificare le condizioni di detenzione. Qualche volta ci ho portato anche qualche magistrato. C’è proprio una mancanza di dignità per molte persone.
Cosa si può fare per intervenire nel concreto?
Grazie al deputato di Italia Viva Roberto Giachetti abbiamo presentato una proposta elaborata insieme a Nessuno tocchi Caino sulla liberazione anticipata speciale per quei detenuti che si sono comportati bene in carcere. Aumentare la liberazione anticipata, come fu fatto nel 2014 all’indomani della condanna dell’Italia dalla parte da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo per trattamenti inumani e degradanti sistematici nelle nostre carceri. Aumentano sempre di più i casi di persone detenute che sono risarcite poi dai magistrati di sorveglianza che riconoscono quei trattamenti inumani e degradanti che vanno anche sotto il titolo di tortura.
Il rischio strumentalizzazione
Sono iniziative che intraprendo da tutta la vita, non vedo perché non debba farle anche in campagna elettorale. Questo sciopero vuole essere una sorta di memento, i decisori politici non possono voltare la testa dall’altra parte. La proposta di legge di cui parlavo è stata calendarizzata in Commissione giustizia dopo 24 giorni di sciopero della fame mio e di Roberto Giachetti. Maggioranza e opposizione però a un certo punto hanno pensato bene di rimandarla a dopo le elezioni perché non volevano arrivare al voto con l’approvazione di questa proposta.
Il candidato di Totò Cuffaro escluso a sorpresa dalla lista
Con Totò Cuffaro abbiamo fatto molte iniziative proprio sulle carceri, un tema che a lui sta molto a cuore. Posso solo dire che ho saputo della mia candidatura all’ultimo istante, i giochi li hanno fatti i vertici e sono loro che hanno deciso sull’esclusione di Cuffaro.
Cosa portare in Europa
Oltre al tema delle carceri anche quello della giustizia, che deve essere assolutamente riformata. Sono stata parlamentare della Repubblica dal 2013 al 2018 e sono riuscita a far approvare una risoluzione che conteneva tutti i temi della riforma della giustizia: dalla separazione delle carriere alla responsabilità civile dei magistrati, alla riforma del Consiglio Superiore della Magistratura.
Sulla responsabilità civile dei magistrati c’è stato un referendum vinto dai cittadini con una percentuale stratosferica. Dopodiché il Parlamento ha modificato una legge che praticamente negava la responsabilità dei magistrati, tant’è vero che in trent’anni ci sono stati solamente sette casi di magistrati che hanno risarcito le loro vittime. Possiamo dire quindi che questa responsabilità civile purtroppo non esiste ancora. La pressione dei magistrati sulla classe politica è fortissima. Ci sono più di 200 magistrati fuori ruolo che stanno anche dentro il Ministero della giustizia che scrivono le leggi. Ma volete che scrivano una legge che li riporti un po’ all’ordine costituzionale?
Antiproibizionismo nuova antimafia
Una delle fonti di guadagno più forti della criminalità organizzata è il traffico di sostanze stupefacenti e il valore di quelle sostanze viene dato dal proibizionismo di oggi. Lo Stato ha appaltato alla mafia la gestione di questo fenomeno sociale perché i consumatori, per esempio di cannabis, in Italia sono milioni. Ma chi gliela fornisce la sostanza stupefacente?. L’Associazione mafiosa. Noi vogliamo una regolamentazione, cioè che sia lo Stato a regolamentare le sostanze stupefacenti. Un po’ come avviene con il tabacco, così da poter fare anche campagne dissuasive.
Europa lontana dai cittadini
Se l’Italia non è in una situazione “disperata” lo dobbiamo all’Europa. Non l’Europa federalista democratica e laica che volevano i padri che l’hanno inventata, perché Europa federalista significa un esercito comune non 27 eserciti come ci sono oggi. Significa una politica estera comune e non 27 politiche estera. Europa federalista significa disfarci di quei nazionalismi che Einaudi definiva immondi. Europa federalista significa dare anche un assetto istituzionale, ci vuole un presidente eletto, ci vuole un Parlamento europeo vero.






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