Sbarca al festival del cinema di Cannes la giovane attrice Viviana Mocciaro, 11 anni, di Gangi. Il suo volto angelico ha stregato il piccolo schermo e nei panni della protagonista (Modesta da giovane) Viviana è tra gli interpreti del film “L’Arte della gioia” di Valeria Golino. La storia è quella di una giovane ragazza della Sicilia d’inizio ‘900, spinta da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà. Il film, fuori concorso, sarà presentato, oggi, in anteprima mondiale al 77° Festival Internazionale del Cinema di Cannes. Il film, prodotto con il contributo dell’assessorato Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana, è tratto dal romanzo di Goliarda Sapienza ed ha tra le attrici Valeria Bruni Tedeschi, Jasmine Trinca e Tecla Insolia.

Chi è Viviana Mocciaro

Per Viviana, che frequenta la prima media del comprensivo “Polizzano” di Gangi, è la seconda volta da protagonista in una “pellicola”, ad appena sei anni ha interpretato “Anna” nell’omonimo film di Niccolò Ammaniti. “Esprimo soddisfazione e compiacimento -ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – per il nuovo e importante traguardo raggiunto, le mie congratulazioni e quelle della nostra comunità alla nostra piccola Viviana”.

Il premio a Giuseppe Sottile

Assegnato al giornalista e scrittore Giuseppe Sottile il premio Nazionale Omnia Città di Gangi 2024. Il premio è stato promosso dal Comune di Gangi a dieci anni dall’elezione di Borgo più bello d’Italia. Tema di questa prima edizione: “Il teatro delle Radici”. Un omaggio all’anno dedicato al Turismo delle Radici, il progetto di richiamo internazionale, voluto dai ministeri degli Esteri e della Cultura, che propone offerte turistiche e culturali indirizzate agli italo-discendenti e oriundi italiani nel mondo. Ad anticipare la consegna del premio Omnia Gangi 2024 (realizzato dall’artista madonita Enzo Rinaldi) la professoressa Valentina Bruschi ha intervistato il giornalista e scrittore Giuseppe Sottile, il poliedrico, psichiatra, scrittore e artista Carmelo Zaffora e il filosofo e professore Giovanni Ventimiglia. Tre illustri gangitani che con i loro racconti hanno fatto sognare e proiettato gli spettatori, come in un volo pindarico, nella Gangi di 50 anni fa.