La Direzione Investigativa Antimafia, ha eseguito un decreto di sequestro finalizzato alla confisca di prevenzione emessa dal Tribunale di Trapani, avente ad oggetto beni mobili, immobili e partecipazioni societarie appartenenti ad un imprenditore operante nel settore agricolo, condannato con sentenza passata in giudicato anche per 416-bis, e organico alla famiglia mafiosa di Vita (Trapani).

Sequestrati beni per 1 milione

Il destinatario del provvedimento in argomento risulta coinvolto, tra gli altri, nel procedimento penale instaurato a seguito dell’operazione “Pionica” che ha riguardato le famiglie mafiose operanti nei comuni trapanesi di Salemi e Vita, nel cui ambito sono state eseguite, nel 2018,
numerose misure cautelari personali tra cui quella a carico dell’odierno proposto, al quale a termine dell’iter processuale, è stata inflitta in via definitiva la pena di anni 12 di reclusione. La misura ablativa, emessa a fronte di una proposta a firma congiunta del direttore della Dia e del Procuratore della Repubblica di Palermo, è stata adottata sulla scorta delle risultanze di articolate indagini patrimoniali svolte dalla Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani, la quale ha dimostrato la sproporzione tra gli asset patrimoniali riconducibili al prevenuto e i redditi da questi dichiarati, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.

Sequestro nel Nisseno

La polizia di Stato di Caltanissetta ha dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, con il quale è stato disposto il sequestro dei beni intestati a un 46enne pregiudicato nisseno, arrestato nel giugno del 2021 dalla Squadra Mobile di Caltanissetta, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “La Bella Vita”, per avere fatto parte di cosa nostra e in particolare della famiglia mafiosa del mandamento di Vallelunga Pratameno. Il provvedimento ablativo ha interessato tutti i beni intestati all’uomo, nonché quelli allo stesso riconducibili ma intestati a terze persone, alle quali lo stesso era legato da stretti rapporti di parentela. Sono stati sequestrati complessivamente nove beni mobili e immobili, per un valore complessivo di circa 300 mila euro, e specificatamente: un’impresa individuale con sede a Caltanissetta dedita al commercio di auto e moto usate, quattro fabbricati e un terreno, ubicati sempre nel territorio di Caltanissetta, e tre rapporti finanziari.