Un palermitano di 48 anni è morto dopo essere stato ricoverato prima al pronto soccorso del Policlinico e poi in un reparto dell’ospedale. Tornato a casa dopo essere stato dimesso, è morto. L’uomo soffriva di alcune patologie.

Il fratello di 46 anni ha presentato denuncia ai carabinieri contro l’ospedale per un presunto caso di malasanità. I sanitari hanno sequestrato le cartelle cliniche.

Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia per accertare le cause della morte e stabilire eventuali responsabilità da parte dei medici che hanno avuto in cure l’uomo.

Tanti precedenti

Sono tanti i casi di denunce analoghe negli ospedali siciliani. Per giungere ad una verità giuridica occorrono, comunque, anni. Solo guardando ai casi dello scorso anno ce ne sono una decina ancora aperti.

Nel luglio scorso uomo di 59 anni è morto dopo un’operazione alle gambe fatto all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. I familiari hanno presentato una denuncia e la Procura ha aperto  un’inchiesta. E’ stata sequestrata, dai carabinieri, la cartella clinica e il pm di turno ha fatto eseguire l’autopsia sull’uomo.

Le accuse ipotizzate

Tre i sanitari in servizio al presidio ospedaliero che sono stati iscritti nel registro degli indagati. Avranno in questo modo la facoltà di tutelarsi rispetto alle ipotesi di reato contestate. Le accuse al momento sono di omicidio colposo e responsabilità per morte colposa. L’uomo era stato ricoverato dopo essere caduto dalla moto procurandosi alcune fratture alle gambe.

Malasanità presunta nel Nisseno

Diversi i casi di presunta malasanità, molti anche recenti in Sicilia. Nel maggio precedente muore improvvisamente all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta nonostante sia un “codice verde” ed anche qui è stata aperta un’inchiesta. Per questo episodio, accaduto lo scorso 21 aprile, la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Si vuole fare luce sulla morte di Angelo Lombardo, 76 anni. La famiglia dell’uomo, assistita dall’avvocato Giuseppe Dacquì, ha presentato una denuncia ed è stata già eseguita l’autopsia. Secondo la ricostruzione della figlia del 76enne, il 21 aprile il padre aveva avvertito forti dolori in particolare alla spalla e sotto le costole.

Il caso recente nel palermitano

Un recente caso nella sanità ha scosso anche il palermitano. Indagini dei carabinieri aperte nell’aprile scorso sulla morte di Laura Daidone, mamma di 37 anni, morta dopo un intervento chirurgico all’ospedale Giglio di Cefalù, dove era ricoverata da 15 giorni per un intervento all’intestino. Dopo la denuncia da parte dei familiari disposta dalla procura l’autopsia. “Le condizioni cliniche purtroppo erano troppo critiche e complesse e i nostri medici hanno fatto tutto il possibile. Ci dispiace tantissimo e siamo vicini e solidali alla famiglia nel dolore” era stato scritto in una nota della fondazione Giglio.