E’ ormai iniziato l’anno di Agrigento Capitale della Cultura che, naturalmente,, entrerà nel vivo con la stagione estiva quando il turismo cresce ma con un chiaro anticipo degli arrivi secondo i dati delle prenotazioni. Agrigento, infatti, permette di fare turismo culturale tutto l’anno, come del resto tutta la Sicilia, ma in particolare la capitale della cultura 2025 può contare sul “mandorlo in fiore” che a prescindere dagli eventi legati alla festa mostra comunque un chiaro anticipo d’estate, così come può contare sulle festività pasquali che quest’anno cadono alla fine di aprile. insomma deve approfittare dell’anno da “capitale” per ampliare il suo “range turistico”.
La biglietteria in regime di proroga
Ma invece di farsi trovare pronta la Capitale della Cultura, o meglio il suo parco archeologico, la Valle dei Templi, non ha ancora svolto la gara per la biglietteria e i servizi aggiuntivi. La documentazione necessaria per predisporre il bando è stata trasmessa dal Parco della valle dei Templi all’assessorato ai beni Culturali che dovrà inviarlo alla centrale unica di committenza dell’Assessorato regionale all’Economia soltanto lo scorso 29 di gennaio. serve, dunque, il tempo di scrivere il bando, cosa che si sta facendo, poi di pubblicarlo, raccogliere le offerte, tenere la gara, assegnare il servizio.
Biglietteria in regime di proroga
La biglietteria è, da tempo, affidata a CoopCulture, cooperativa specializzata in gestione dei beni culturali che gestisce anche altri servizi ai beni Culturali nell’isola. E in attesa della gara toccherà proprio a CoopCulture proseguire la gestione fino a maggio in regime di proroga per non interrompere servizi essenziali.
CoopCulture in sella dal 2016
la gestione della biglietteria spetta a CoopCulture dal 2016. L’appalto iniziale era di 4 anni e scadeva nel dicembre del 2020. Di proroga in proroga si era arrivati fino al 1 ottobre quando il parco aveva disposto la prosecuzione dei servizi di biglietteria, di assistenza culturale e di ospitalità, dei servizi editoriali, della gestione dei punti vendita e delle attività di accoglienza fino al 31 gennaio per avere “il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura aperta e in corso”. Quel tempo è passato infruttuosamente e solo il 29 gennaio, a due giorni dalla scadenza, i documenti sono stati inviati.
Assenza di programmazione
Inevitabile la nuova proroga fino a maggio in attesa dell’affidamento in forza di una gara. Arrivare all’affidamento in pieno svolgimento dell’anno di Capitale della Cultura, però, non appare essere stata un’idea brillante. A prescindere dal soggetto gestore dei servizi (che potrebbe essere un soggetto nuovo ma anche tornare ad essere CoopCulture a gara terminata) si crea un vulnus per i quale chi opera deve farlo in regime di proroga. Si mette il gestore, insomma, in condizione di non poter programmare non sapendo chi gestirà i servizi durante l’estate. Le conseguenza appaiono evidenti a chiunque. una condizione di incertezza che blocca la programmazione e non fa bene al corretto funzionamento della macchina proprio in questi mesi da sfruttare.






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