Tocca quota 30% la spesa del Pnrr in Sicilia, I fondi del Piano di resilienza e ripartenza territoriali non vanno veloci come il vento ma procedono. il dato ufficiale è stato comunicato da Palazzo d’Orléans.

“Ad oggi – si legge in unan nota ufficiale – sul sistema informativo Re.Gi.S., unica piattaforma ufficiale per il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti, risulta che la percentuale dei pagamenti si attesta al 30%, per un importo di 4,7 miliardi di euro, per le risorse territorializzate. Mentre per quanto riguarda i dati relativi all’amministrazione regionale, quale soggetto attuatore, la spesa si attesta al 20% pari a 342 milioni di euro”.

Numeri già a disposizione delle parti sociali

I numeri contenuti all’interno della bozza del Defr 2026-2028 – nelle disponibilità delle parti sociali per la condivisione in vista dell’approvazione del documento da parte del governo – fanno riferimento, invece, all’avanzamento fisico dei progetti, che di per sé non inficia il raggiungimento dell’obiettivo finale fissato, per la maggior parte degli interventi, a giugno 2026.

Resta un anno per spendere le risorse ma ci saranno proroghe

Il 30 giugno 2026 è loo spartiacque, il termine per spendere le risorse ma non per tutti i fondi. Appena una decina di giorni fa il Parlamento Europeo ha stabilito che il 2026 non sarà più il punto di caduta di “tutti” i finanziamenti Europei legati al PNRR. Con un voto espresso esattamente il 18 giungo il Parlamento Europeo ha detto sì alla proroga per l’uso dei fondi PNRR impegnati in progetti “meritevoli” e in stato avanzato al momento della scadenza. Si tratta, di fatto, di una proroga alla spesa del Piano di ripresa e resilienza anche se limitata ad alcune opere particolarmente importanti.

Una proroga che può arrivare a 18 mesi

Nella Relazione sul Recovery, approvata a larga maggioranza è prevista la proroga di 18 mesi dei progetti meritevoli, fermo restando la verifica della Commissione UE sulla base di parametri obiettivi. Inoltre il Parlamento UE ha approvato i trasferimenti di risorse mirati a completare i progetti ancora in corso dopo il 2026, utilizzando altre fonti di finanziamento.