Una via crucis in 20 stazioni. Così definisce la sanità siciliana Davide Faraone vice Presidente di Italia Viva che proprio nei giorni in cui i 5 stelle preparano la grande manifestazione di domenica 15 giugno, presenta un documento redatto dal centro studi di Italia Via sulle condizioni della sanità siciliana

Sanità uguale disastro

“La sanità siciliana è un disastro: liste d’attesa infinite, tecnologie ‘preistoriche’, fuga dei medici verso il privato e dei pazienti verso le altre regioni, posti letto fantasma, incapacità di spendere i fondi. Più che un servizio sanitario, viene offerto un calvario. A tutto questo si è aggiunta, oggi, un’inchiesta per degli appalti pilotati“ ha detto proprio Davide Faraone, presentando il documento intitolato “Sanità disastro: e Schifani dorme…”.

Responsabilità precise

“Dietro questa situazione drammatica ci sono responsabilità precise. Una su tutti è quella del presidente della Regione, nonché commissario, Renato Schifani. Le ‘prestazioni’ del Ssn siciliano sono il risultato di un sistema che si attiva solo quando ci sono da nominare dei manager, scelti con logiche rigorosamente politiche e in alcuni casi affaristiche, come emerge dalle inchieste e nemmeno sempre come dimostrano le Asp acefale di Palermo e Trapani. Per il resto è un eterno cincischiare, come dimostrano i 334 progetti del Pnrr in ritardo d’attuazione. Da forza riformista, Iv non si limita però a denunciare. Grazie al nostro Centro studi, abbiamo offerto un’analisi della situazione e dato il nostro contributo sul piano delle proposte. Di certo, non si può andare avanti così. Quello alla salute è un diritto costituzionale. Deve essere garantito anche ai siciliani: Schifani cadrà sulla sanità e sull’emergenza idrica”, ha concluso.

Mezzo miliardo di fondi PNRR a rischio

Nel documento si parla di divario evidente fra Nord e Sud, di migrazione sanitaria a cominciare dai casi di cure oncologiche, di una “carestia” di infermieri nel sistema Sicilia; di liste d’attesa interminabili non solo per gli esami ma anche per la chirurgia; di posti letto fantasma richiamando lo scontro fra regione e Corte dei Conti su quelli realmente realizzati e previsti.

Ma nel report c’è anche la constatazione della tecnologia ormai obsoleta a disposizione deli ospedali, il rischio di perdere mezzo miliardo dei fondi PNRR, screening oncologici e òprevenzione con copertura da terzo mondo e tanto altro.

“La Sanità siciliana – ha aggiunto Fabrizio Micari, componente del direttivo di Iv Sicilia – è allo sbando. L’incapacità dimostrata negli anni dal Governo regionale a rendere degno di questo nome il Servizio sanitario regionale, appare sempre più palese ed inoppugnabile”.