Prima la lettera con cui il sindaco Roberto Lagalla chiede a Gesap di avviare le procedure per la privatizzazione, poi l’indicazione dal presidente della regione Renato Schifani che gradirebbe la nomina di un manager di alto profilo. Si sblocca l’impasse degli ultimi mesi sulla Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo e anche i rapporti fra il governatore Schifani ed il sindaco Lagalla sembrano avere preso una piega diversa.

Il manager venuto dal freddo

Per la carica di amministratore delegato di Gesap Schifani ha indicato Gianfranco Battisti, 63 anni, laziale di nascita ma con un a carriere nel Nord Italia. Manager di esperienza nel settore dei Trasporti battisti è nato in Fiat e cresciuto in ferrovie. E’ stato l’uomo dell’alta velocità, ma nel 2020 è stato anche amministratore delegato proprio di ferrovie.

Seguendo la linea che Schifani continua a sottolineare ad ogni occasione la scelta ricade su un manager d’esperienza e non su indicazioni di pure espressione politica.

Dall’indicazione alla nomina

Ma dall’indicazione alla nomina il passo non è brevissimo. Per quanto i rapporti istituzionali Schifani Lagalla migliorino resta il fatto che la regione non ha quote (dirette) in Gesap. L’azionista di maggioranza è Lagalla nella qualità di sindaco e sindaco metropolitano visto che le quote sono del comune e della ex provincia (quote minoritarie sono della camera di commercio e del Comune di Cinisi).

La procedura è chiara: il socio di maggioranza indica la scelta, il CdA si riunisce e vota. Passaggi ai quali bisognerà porre attenzione anche perché se l’operazione Battisti va liscia, il nuovo manager andrà a prendere in CdA il posto di Vito Riggio dimessosi ormai da mesi ma di posto, per una governance gradita a tutti, ne serve un altro

Il CdA del 4 luglio

Il punto di svolta sarà la riunione del CdA di Gesap già convocata per venerdì 4 luglio. Il Consiglio di amministrazione, come detto, è rimasto con soli 4 membri su cinque ormai da un paio di mesi dopo le polemiche dimissioni dell’Ad Vito Riggio.

Una volta approvato il bilancio, che è ormai noto sarà, comunque, il migliore di sempre, si dovrà procedere a scegliere il quinto membro del CdA che sarà destinato anche a diventare il nuovo Amministratore delegato. La scelta, formalmente, spetta ai soci ovvero il Comune di Palermo, che unendo anche le quote della ex Provincia oggi Città Metropolitana è l’azionista di maggioranza, e la Camera di Commercio (in realtà ci sono anche soci minori come il comune di Cinisi ma con partecipazioni molto piccole).

Ma per accordo fra i partiti della maggioranza il nome dell’amministratore delegato dovrà essere gradito al Presidente della Regione Renato Schifani, anche se la Regione non ha quote in Gesap.

ed ecco che compare il nome di Battisti che, peraltro, sarebbe già in contatto con palazzo d’Orleans. A creare il momento d’incontro uno dei “grandi vecchi” del gruppo ferrovie ovvero l’onnipresente Ingegner Dario lo Bosco, oggi Ad di Italferr.

Il mandato per Battisti sarebbe chiaro; procedere ad una privatizzazione che garantisca anche efficienza e ulteriore rilancio dell’aeroporto che è strategico per lo sviluppo dell’Isola

La sfida per il direttore generale

Il vero tema è quello che viene subito dopo e che riguarda la scelta del Direttore generale e qui in pista è rimasta una terna di nomi fra cui anche un possibile grande ritorno.

Il ritorno sarebbe quello di Carmelo Scelta, già direttore generale dell’aeroporto di Palermo, dimessosi a causa di una indagine dalla quale è uscito assolto. Ma in pista potrebbe esserci un altro ritorno,: quello di Francesco D’Amico già direttore dell’aeroporto di Catania, oggi a Genova, ma che potrebbe tornare in Sicilia con un incarico proprio di Dg a Palermo.

Il terzo nome è quello del palermitano di origine Roberto Turdo che potrebbe rappresentare la sorpresa ovvero colui che fra i due litigante gode come terzo incomodo.

Ma questo è tema della puntata successiva