La mossa è quella che non ti aspetti ed a farla sono i due indagati di questa vicenda, dirigenti di Fratelli d’Italia e personaggi in vista in Sicilia come il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessore al turismo Elvira Amata.  Che la mossa sia concordata è nelle cose e nei tempi in cui viene messa in pratica.

Lettere ed atti ai probi viri del Partito

Dopo le dichiarazione del commissario di Fratelli d’Italia in sicilia Luca Sbardella che annunciava lo sbarco a Roma del caso Galvagno Amata, senza aggiungere altro ma ricordando che il partito potrebbe muoversi prima della magistratura, e dopo la notifica dell’avviso di conclusione indagini ad Amata, ieri sera sia il Presidente dell’Ars che l’assessore hanno deciso di fare la loro mossa per primi trasmettendo gli atti dell’inchiesta ai probi viri del partito.

Gli atti trasmessi da Galvagno

Galvagno ha inviato una sua lettera ai probiviri del partito, allegando la documentazione finora in suo possesso relativa all’attività di indagine condotta dalla Procura di Palermo. La lettera, per conoscenza, è stata inviata anche anche al coordinatore regionale di FdI e promette una integrazione non appena gli atti del procedimento penale saranno nella sua disponibilità.

Una nota secca annuncia la medesima scelta di Amata

Con una nota secca trasmessa in serata si apprende di una scelta analoga dell’assessore: “Nella sua qualità di iscritta e dirigente di Fratelli d’Italia, la parlamentare regionale Elvira Amata ha inviato una lettera ai probiviri del partito, allegando la documentazione in suo possesso relativa al procedimento penale che la vede indagata nell’ambito del procedimento iscritto presso la Procura della Repubblica di Palermo”.

La reazione di Sbardella

“Esprimiamo apprezzamento per il gesto di responsabilità e trasparenza compiuto dall’assessore regionale al Turismo Elvira Amata e dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno che hanno spontaneamente trasmesso ai probiviri di Fratelli d’Italia la documentazione relativa al procedimento penale in cui risultano coinvolti” commenta il commissario Luca Sbardella.

Di fatto la mossa dei due “indagati” evita un “impeachment” romano ed è utile a prendere tempo per meglio capire che direzione prenderà la vicenda “In attesa che la magistratura faccia piena luce sui fatti – aggiunge Sbardella – questa iniziativa conferma il rispetto per le istituzioni, per il partito e per l’opinione pubblica, in linea con i valori di correttezza e rigore che Fratelli d’Italia pone alla base del proprio agire politico”.