L’Agenzia delle Entrate-Riscossione fissa al 31 luglio 2025 il termine per il pagamento della prossima rata della rottamazione-quater, misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2023.

I contribuenti hanno tempo fino al 5 agosto 2025 per effettuare il versamento, grazie ai cinque giorni di tolleranza previsti dalla normativa. La scadenza riguarda sia la nona rata per chi ha rispettato i precedenti pagamenti, sia la prima o unica rata per i contribuenti riammessi alla definizione agevolata dopo aver presentato domanda entro il 30 aprile 2025. Il mancato pagamento, o un versamento parziale o tardivo, comporta la perdita dei benefici della rottamazione-quater, con gli importi già versati considerati come acconto sulle somme dovute.

Modalità di pagamento semplici e accessibili

I contribuenti trovano i moduli di pagamento nella comunicazione delle somme dovute, inviata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione e disponibile nell’area riservata del sito, accessibile tramite Spid, Cie, Cns o, per gli intermediari fiscali, con le credenziali Entratel. In alternativa, è possibile richiedere una copia via e-mail compilando un form nell’area pubblica del sito, allegando un documento di riconoscimento.

I pagamenti si effettuano presso banche, uffici postali, tabaccherie, ricevitorie, sportelli bancomat abilitati, canali telematici di banche, Poste Italiane e Prestatori di Servizi di Pagamento aderenti al nodo pagoPa, sul sito dell’Agenzia o tramite l’App Equiclick.Inoltre, è possibile saldare direttamente agli sportelli dell’Agenzia, prenotando un appuntamento.

Cosa prevede la rottamazione-quater

La rottamazione-quater, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, consente di saldare i debiti affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, pagando solo il capitale e le spese di notifica o eventuali procedure esecutive. La misura esclude sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per le multe stradali e altre sanzioni amministrative, diverse da quelle tributarie o contributive, non si versano gli interessi, incluse le maggiorazioni, né l’aggio. La normativa offre un’opportunità per regolarizzare i debiti con condizioni agevolate, alleggerendo l’onere per i contribuenti.

Riammissione per i contribuenti decaduti

La Legge n. 15/2025, di conversione del decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024), ha introdotto una nuova possibilità per i contribuenti decaduti dalla rottamazione-quater al 31 dicembre 2024, a causa di pagamenti mancati, insufficienti o tardivi. Questi contribuenti hanno potuto presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025, scegliendo se saldare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in un massimo di 10 rate. “Questa misura rappresenta un’opportunità per chi vuole regolarizzare la propria posizione”, sottolinea l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, evidenziando l’importanza di rispettare i termini per non perdere i benefici.

Conseguenze del mancato pagamento

Il rispetto della scadenza del 31 luglio 2025 è fondamentale. Un pagamento tardivo, parziale o assente comporta la decadenza dai benefici della rottamazione-quater. In tali casi, gli importi già versati non vengono rimborsati, ma considerati come acconto sulle somme totali dovute. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione invita i contribuenti a verificare la propria posizione nell’area riservata del sito e a procedere con il pagamento nei tempi previsti per evitare ulteriori oneri.