Giovanni Pizzo
Ex assessore della Regione Siciliana, scrivo su vari quotidiani. Laureato in economia e commercio
Palermo ha spesso non invidiabili primati, soprattutto sulla qualità della vita, o del gradimento dei Sindaci. È vero che siamo la città in cui u pani ca meusa costa meno, ma solo perché nelle altre città non si vende. Invece scopriamo che alla Stazione ferroviaria di Palermo abbiamo un invidiabile record. Fare la pipì, perché da anni i bagni sono a pagamento, costa più che in tutta Italia. A Milano, Roma, Torino, costa 1 euro entrare in bagno per le necessità urgenti, a Palermo 1,20 euro. Che poi se non hai la moneta da 20 centesimi te la puoi fare addosso, visto che il tornello non accetta carte di credito. Perché, mi sono interrogato, entrare nei bagni della stazione di Palermo è più caro? Perché ti danno più servizi? C’è un assistente per i disabili o salviette profumate o una borsetta trucchi per le signore? Sembra che non ci sia nulla di differente dai bagni delle altre stazioni. Il lavoro, quello di pulizia, prrche altro lavoro non immaginiamo, costa meno che a Milano da sempre. Forse ci sono superiori cisti di smaltimento dei liquidi o solidi organici? A Milano gli affitti sono carissimi ma fare la pipì costa meno. Vai a capire il Mercatismo. Forse perché ci sono i dazi sul piscio di Trump?
Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.


Commenta con Facebook