Liti “deliranti”, insulti, calci, minacce e lanci di pietre accompagnano le corse Amat rendendo i tragitti un vero incubo. Non un caso isolato ma una costante a cui gli operatori della società partecipata del Comune di Palermo vogliono porre fine attraverso un incremento dei controlli: quelli attuali sono infatti ritenuti insufficienti.
La richiesta dei sindacati
Tram e autobus dovrebbero essere funzionali solo al collegamento di aree distanti non zone di proliferazione della delinquenza. A rendere il quadro ancora più complesso è l’assenza di controlli a bordo: “la presenza dei vigilantes a bordo – sottolineano dalla Uil Trasporti – non deve limitarsi alla vendita dei biglietti ma svolgere un ruolo attivo nella tutela della sicurezza a bordo, per i cittadini e per il personale Amat”.
Situazione fuori controllo
La presenza delle guardie giurate a bordo resi come semplici verificatori dei biglietti, ha posto le basi per un altro fenomeno: tra i passeggeri ormai è un habitué viaggiare senza biglietto, contando sul fatto che, in caso di controllo, si possa acquistare il ticket al momento.
“Sui tram della linea 1 regna l’anarchia più totale – ha segnalato un dipendente Amat – c’è chi fuma, chi sputa, chi prende a calci i sedili disturbando sia l’autista che i passeggeri. Si urla, si insulta, succede di tutto. Quando qualcuno prova a richiamarli al rispetto, reagiscono andando in escandescenza. Se si chiama la polizia, la risposta è che sono ragazzi, a volte minori e quindi non si può intervenire”.
L’ultimo episodio
Un autista della linea Amat 380 è rimasto ferito dopo che una pietra ha colpito il finestrino lato conducente. L’ultimo atto vandalico è avvenuto sabato pomeriggio, 6 settembre in via Ernesto Basile. Secondo una prima ricostruzione, l’autista sarebbe stato raggiunto da alcune pietre lanciate da un gruppo di ragazzini che stavano attraversando la strada. L’uomo ha dovuto arrestare il mezzo: l’esplosione del vetro ha provocato diverse escoriazioni al volto. Trasportato al pronto soccorso, al dipendente Amat sono stati dati 8 giorni di prognosi.
L’aggressione in via Basile
Lo scoppio del vetro ha provocato diverse escoriazioni al volto dell’autista che, subito dopo il lancio, ha dovuto arrestare il mezzo attivando le procedure di emergenza. Sul posto è intervenuto il servizio di controllo dell’azienda e successivamente la polizia. L’autobus Amat è stato lasciato sul luogo dell’incidente mentre l’autista è stato trasportato in ospedale.
I medici hanno eseguito accertamenti per escludere la presenza di microframmenti di vetro e hanno dovuto applicare due punti di sutura al volto per rimuovere alcune schegge.






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