Fabrizio Fiorentino
L’imperfetto: aggiusta il presente e prepara il futuro senza remore
Papa Pio V promosse e organizzò la Lega Santa per la Battaglia di Lepanto; cristiani guerreschi organizzati per uccidere, ma era il 1571!
Dopo la rivoluzione francese, migliaia di pagine di filosofia e milioni di scoperte scientifiche, quando dopo la Luna stiamo mettendo piede su Marte, c’è ancora chi, armato prima di un’ideologia che del fucile, spara e uccide un altro ideologo radicalizzato cristiano. In nome di… cosa?
Non ho conosciuto Kirk prima del suo assassinio, ma ascoltando e leggendo non condivido né la sua visione del mondo, né le sue convinzioni politiche, ancor meno le sue posizioni religiose. Ed è paradossale che, come un boomerang, proprio chi ha difeso il diritto al possesso e al porto d’armi sancito dal Secondo Emendamento della Costituzione sia stato vittima di una mano armata dal medesimo diritto. Però una vittima , appunto!
Chi ha premuto il grilletto non era un ateo pazzo ma un mormone, cioè un altro nome per dire cristiano. Antonio Tajani ha affermato: “Se il linguaggio diventa violento e istiga le persone, presto o tardi qualche mente malata fa quel che è accaduto a Kirk. In una democrazia la libertà di dire ciò che si vuole deve essere garantita a tutti”.
Nel mio post precedente (Globalità spirituale) scrivevo: «La globalizzazione, insomma, questo complesso processo storico di integrazione economica, sociale e culturale che connette persone, aziende e governi su scala mondiale, rendendo i mercati, le produzioni e i modi di vivere sempre più interdipendenti e unificati a livello globale è influenzato e talvolta anche complicato dalla spiritualità, che invece potrebbe essere un sentiero comune, un sentire e consentire l’emergenza delle dimensioni etiche capaci di fare impallidire i conflitti e di palesare per la comune convivenza umana la possibilità di strade di pace e di prosperità».
Ed insisto sull’idea: l’ispirazione religiosa non può mai spingere ad uccidere. Abbiamo strumenti culturalmente qualificati per polemizzare con l’avversario e proprio la matrice spirituale ci impone di considerare l’altro come avversario, mai come nemico. Si attribuisce a Voltaire la frase “Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente”; però questa volta un compatriota ed un correligionario, oltre a combattere l’idea ha anche eliminato chi la propugnava.
Perché qui è la libertà in gioco: l’espressione, di polemica, di satira. Mentre possedere armi non mi sembra un’espressione di libertà.
Insisto: a quale spiritualità siamo formati? Che cristianesimo è quello del XXI secolo? Può un’ideologia religiosa giustificare l’eliminazione fisica dell’avversario? Il Vangelo, quello interpretato senza ideologia, non spinge alla violenza. Ed i predicatori social che vomitano odio e divisione in nome della “vera chiesa“ dovrebbero essere sanzionati e fermati giacchè rieducarli non è possibile. Non dobbiamo arrenderci a quella che Papa Leone nel suo video messaggio per Lampedusa ha chiamato la “globalizzazione dell’impotenza” e puntare decisamente ad una spiritualità rinnovata che non inneschi odio contro nessuno quale che sia la sua religione, il suo partito politico, le sue convinzioni profonde.
La trasformazione del mondo ci impone nuovi criteri ed i CRITERI CON CUI LEGGIAMO LA REALTÀ SONO DINAMICI, CI MUOVONO VERSO L’INTUIZIONE DI UN DIVENIRE CHE È EVOLUZIONE, ACCRESCIMENTO, ULTERIORE PIENEZZA SEMPRE POSSIBILE.
Siamo in un monumento di transizione: SPERIMENTIAMO L’ENTRATA IN CRISI DI UN CERTO MODO DI PENSARE SECONDO LE CATEGORIE TRADIZIONALI. LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA HA CAMBIATO LA NOSTRA QUOTIDIANITÀ MA ANCHE IL NOSTRO MODO DI PENSARE, DI RELAZIONARCI, DI CONCEPIRE IL MONDO, E NESSUN RADICALISMO RELIGIOSO FARÀ CRESCERE L’UMANITÀ NELLA PACE E NEL BENESSERE.
L’onda di disagio dell’omicidio Kirk sta montando in tutto l’Occidente. Spero invece che diventi una grande lezione ad essere pacificati dalla spiritualità e non armati da certa religione.
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