“Immorale che i siciliani debbano andare in Veneto per curarsi”. E’ la sostanza di un intervento del governatore del veneto Luca Zaia che, incontrando pazienti siciliani curati nella sua regione, punzecchia, così, la sanità siciliana. Il Presidente della Regione ed esponente della Lega non è nuovo ad uscite del genere nonostante la Lega sia uno dei partiti della coalizione di governo anche in Sicilia.

Zaia offre il fianco alle opposizioni siciliane

Così la frase di Zaia offre il fianco all’attacco delle opposizioni siciliane. “Il governatore del Veneto Luca Zaia, dopo avere incontrato due siciliani che sono andati in una struttura sanitaria della sua regione, ha detto che è ‘immorale e poco etico che ci siano cittadini costretti a fare le valigie per farsi curare’, ed ha aggiunto che ‘nelle regioni dalle quali partono questi cittadini, qualche domanda dovrebbero farsela’. Forse il presidente Zaia dimentica che a governare la Sicilia sono proprio il suo partito e i suoi alleati di centrodestra” dice Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea regionale siciliana.

“Immorale è un governo che lascia scappare medici e infermieri, che taglia risorse alla sanità, che riempie le poltrone con amici e parenti – aggiunge Catanzaro – e ricordiamo a Zaia che la Sicilia è governata dal suo alleato Schifani che questa sofferenza non la vede o, peggio, fa finta di non vederla”.

“Ricordiamo inoltre a Zaia – prosegue il capogruppo del Pd – che l’azionista di maggioranza del governo Schifani è proprio il suo partito, la Lega, che in Sicilia non porta soluzioni ma fa solo passerelle. Mentre voi parlate di Ponte sullo Stretto qui chiudono gli ospedali e Salvini viene a fare propaganda, senza aver mai detto una parola sul diritto alla salute dei siciliani. Caro Zaia, prima di fare la morale, guardatevi allo specchio”.

5stelle: “Subito una seduta all’Ars sulla sanità

“Il presidente della Regione non cerchi di sfuggire alle sue responsabilità: mesi fa si era impegnato a presenziare a una seduta ad hoc sullo sfascio della sanità, ma finora non ha mantenuto l’impegno. Cerchi di rimediare ora: prima di eventuali discussioni sul voto segreto o su qualsiasi altro disegno di legge, parliamo di liste d’attesa, Lea, pronto soccorso e prevenzione. La nostra sanità è in caduta libera, è ora di cambiare rotta o arriveremo al livello del Burundi. E non certo per colpa di medici, infermieri e altro personale sanitario, che con la loro abnegazione tengono ancora a galla una barca che fa acqua da tutte le parti” dice, invece, il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Antonio De Luca.

“È di qualche giorno fa – dice De Luca – il rapporto Gimbe che colloca la sanità siciliana al penultimo posto tra le regioni italiane, addirittura all’ultimo per quanto riguarda la prevenzione. Persino Zaia, alleato di Schifani, giudica immorali alcune vicende legate alla nostra sanità. Basta parlare di poltrone e nomine: si facciano gli interessi dei siciliani, piuttosto che quelli degli uomini che stanno a cuore alla maggioranza di governo. Lo scandalo del vergognoso ritardo dei referti oncologici all’Asp di Trapani serva quantomeno da lezione”.