Nicolas Sarkozy è diventato il primo ex presidente della Repubblica francese – e di qualsiasi Paese dell’Unione Europea – a varcare le porte di un carcere per scontare una condanna.

Sarkozy è stato ufficialmente incarcerato nel penitenziario parigino de La Santé per iniziare una pena di cinque anni per associazione a delinquere. La condanna è legata a uno dei casi giudiziari più delicati degli ultimi anni: i finanziamenti illegali provenienti dal regime libico di Muammar Gheddafi per la sua campagna presidenziale del 2007.

Una condanna senza precedenti

Sarkozy, che ha guidato la Francia dal 2007 al 2012, è stato giudicato colpevole di complotto criminale per aver accettato fondi da un governo straniero, violando le leggi francesi sul finanziamento delle campagne elettorali.

Nonostante la sua ferma dichiarazione di innocenza, la gravità del reato ha spinto il giudice a ordinare l’esecuzione immediata della pena. Sarkozy dovrà quindi iniziare a scontare la condanna senza attendere l’esito dell’appello, fissato per marzo 2026.

L’ex presidente ha detto di voler affrontare la situazione a testa alta: “Hanno voluto farmi sparire e questo mi fa rinascere”, ha dichiarato in un’intervista pubblicata da Le Figaro.

Una cella di 11 metri quadri, una tv e tre libri alla settimana

All’interno del carcere de La Santé – uno degli istituti penitenziari più noti di Francia, dove furono detenuti personaggi storici come Alfred Dreyfus e il terrorista Carlos lo Sciacallo – Sarkozy sarà ospitato in una cella di 11 metri quadri, con finestra sigillata e isolamento totale dagli altri detenuti.

Misure di sicurezza eccezionali sono state adottate per evitare qualsiasi rischio: l’ex capo di Stato sarà custodito nel settore dedicato agli internati vulnerabili, dove potrà contare su tre guardie dedicate per ogni spostamento quotidiano, incluso l’unico momento di libertà previsto: un’ora al giorno nel cortile interno.

L’ex presidente non avrà accesso al telefono cellulare, ma potrà guardare la televisione e leggere. Avrà il diritto di ricevere due visite settimanali, comprese quelle della moglie Carla Bruni e dei figli. I colloqui con i suoi avvocati saranno illimitati.

Tra gli oggetti personali ammessi: una sciarpa di massimo un metro, un coltello stondato, una forchetta, e un piccolo fornello per cucinare in cella. Sarkozy potrà inoltre acquistare cibo da un catalogo, visto che – come già gli è stato anticipato – “il cibo della mensa è immangiabile”.

Libertà condizionale: una speranza ancora aperta

Secondo quanto riportato da Le Figaro, gli avvocati di Sarkozy hanno già depositato una richiesta di libertà condizionale, a poche ore dalla sua incarcerazione.
La legge prevede che la corte possa pronunciarsi entro due mesi. Se il giudice accoglierà la richiesta, l’ex presidente potrebbe ottenere la libertà vigilata già entro la fine del 2025. Tuttavia, non ci sono garanzie: in caso contrario, Sarkozy rimarrà in carcere almeno fino al processo di appello fissato per marzo 2026.
Nel frattempo, l’ex presidente ha confidato che intende scrivere un libro sulla sua esperienza carceraria. Ha già scelto le prime letture: “Mi porto Il Conte di Montecristo in due volumi e la biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils”.

Un carcere con una storia lunga e controversa

Il carcere di La Santé, situato nel cuore di Parigi, ha una storia lunga e travagliata. Costruito nel XIX secolo, ha ospitato criminali comuni, militanti politici e nomi celebri della cronaca giudiziaria francese. Nel caso di Sarkozy, tuttavia, le misure adottate saranno senza precedenti: isolamento totale, controlli costanti e uno spazio ridotto all’essenziale. Un cambio radicale di scenario per un uomo che ha vissuto per anni nei palazzi del potere.

FAQ – Domande frequenti

  • Nicolas Sarkozy è il primo ex presidente francese a finire in carcere?
Sì, è il primo presidente della Repubblica francese a scontare una pena detentiva.
  • Qual è il reato per cui è stato condannato?
È stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere per aver ricevuto finanziamenti illegali dalla Libia nel 2007.
  • Sarkozy potrà uscire prima della fine della pena?
Sì, i suoi avvocati hanno già chiesto la libertà condizionata. Il giudice deciderà entro due mesi.
  • Com’è la sua vita in carcere?
Vive in isolamento in una cella di 11 metri quadri, senza cellulare ma con accesso a libri, TV e cibo acquistabile.
  • Cosa intende fare durante la detenzione?
Ha dichiarato di voler scrivere un libro sulla sua esperienza in carcere.