Via libera, si spera definitivo, al percorso di stabilizzazione dei precari su dei beni culturali, 259 lavoratori ancora nei bacini di precariato siciliani.
Il governo Schifani ha approvato l’appendice al Piano assunzionale 2025 della Servizi Ausiliari Sicilia (SAS), che prevede l’ingresso di altri lavoratori provenienti dal bacino ASU. Il tema è stato affrontato nella riunione di Giunta di ieri come annunciato dallo stesso governatore
“Si tratta di una notizia importante, che dà seguito alle sollecitazioni arrivate in questi mesi e che rappresenta un passo concreto verso la piena stabilizzazione di centinaia di lavoratrici e lavoratori – – dice Alessandro De Leo, deputato all’Ars di Forza Italia – che da oltre ventisei anni operano nei siti culturali della nostra Isola. Dare finalmente stabilità a queste persone significa restituire dignità, certezza e rispetto a chi ha contribuito con dedizione alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale siciliano”.
Cosa succede adesso
“Con l’approvazione dell’appendice al Piano assunzionale, la SAS può adesso procedere alla pubblicazione degli avvisi necessari per arrivare alla conclusione dell’iter e all’assunzione di tutti i lavoratori interessati. Il governo regionale ha fatto tutto ciò che doveva fare, creando le condizioni per chiudere positivamente un percorso atteso da anni”.
“Desidero ringraziare in modo particolare l’Assessore Regionale all’Economia Dagnino per l’impegno e la determinazione con cui ha seguito questa vicenda. Grazie al suo lavoro e alla collaborazione tra gli assessorati competenti, si è potuti arrivare al risultato finale” – aggiunge De Leo.
Una nuova seduta in Commissione cultura
“Dopo aver chiesto la convocazione urgente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’ARS per accelerare il percorso di stabilizzazione, continuerò a seguire da vicino questa vicenda, affinché entro la fine dell’anno si possa mettere la parola fine a una lunga stagione di precariato” conclude De Leo.
Una battaglia in corso da tempo, ricorda Caronia
“Si avvia finalmente a soluzione, dopo anni di battaglie condotte all’Assemblea regionale siciliana, grazie anche all’impegno della Quinta commissione legislativa e alle continue sollecitazioni dei sindacati, la vicenda dei lavoratori Asu dei beni culturali” dice Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati e da sempre in prima linea nelle battaglie er le stabilizzazioni dei precari.
“È una vicenda che si sarebbe potuta risolvere molto prima se non vi fossero stati inspiegabili e immotivati ritardi da parte della Sas. Dopo aver già ottenuto l’integrazione oraria, oggi, grazie all’impegno personale del presidente Schifani, si sta per giungere alla stabilizzazione nella partecipata regionale”.
“È stata una battaglia in cui ho sempre creduto fermamente – continua la deputata regionale di Noi Moderati – non solo per restituire dignità e diritti a questi lavoratori, ma anche per garantire una piena efficacia operativa ai servizi essenziali per la nostra Regione nei quali sono impiegati. Adesso vigileremo tutti perché non vi siano ulteriori ritardi e nessuno inventi scuse o adotti comportamenti inaccettabili per ulteriori rinvii”.
In legge di stabilità risorse per il tempo pieno
“Aggiungo – conclude Marianna Caronia – che la mia azione politica non si esaurisce e che già a partire dalla prossima legge di bilancio regionale mi impegnerò, affinché possa attuarsi una legittima e concreta soluzione che permetta di trasformare l’attuale contratto part-time in full-time degli ex Pip adesso in Sas. Lo dimostra la richiesta di essere audita in commissione Bilancio. L’obiettivo di ogni amministrazione pubblica non deve essere solo quello di porre fine al precariato, ma quello di garantire un contratto a tempo pieno e indeterminato che riconosca dignità lavorativa ad ogni soggetto, oltre a un salario umanamente dignitoso”.
Via libera anche in casa 5 stelle
Sul tema della stabilizzazione non ci sarà opposizione ne in aula ne in commissione”Dopo anni di attesa, gli Asu potranno guardare al futuro con più serenità grazie all’assunzione alla Sas” dice il capogruppo 5 stelle Antonio De Luca.
“Seguiamo da tempo con dedizione e impegno il destino di questi lavoratori indispensabili per la fruizione del patrimonio culturale siciliano. L’aumento a 36 ore lavorative del loro monte orario è stato certamente un importante risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle in Finanziaria e da quel giorno attendiamo con trepidazione il giorno in cui questi lavoratori firmeranno finalmente il contratto di lavoro che li accompagnerà fino alla pensione. Il governo si era impegnato a contrattualizzarli entro il 30 aprile scorso, ma se si riuscirà a farlo entro l’anno sarà comunque sancito il lieto fine di una triste storia di precariato durato una vita per centinaia di lavoratori siciliani”.






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