SIENA – Miriam Oliviero, 24 anni, è stata trovata senza vita dopo quattro giorni di ricerche incessanti.
Il corpo della giovane è stato rinvenuto questa mattina dai carabinieri e dai vigili del fuoco su un tetto situato nei pressi della parte bassa della Torre del Mangia, a piazza del Campo, il cuore simbolico della città.

La tragica scoperta è avvenuta al termine di una ricerca che aveva mobilitato forze dell’ordine, protezione civile e decine di volontari. Miriam, residente a Monteroni d’Arbia, era scomparsa da martedì 28 ottobre, dopo aver fatto perdere ogni traccia nel primo pomeriggio.

L’ultima chiamata e la scomparsa improvvisa

L’ultimo contatto con la famiglia risaliva alle 13:50 di martedì, quando Miriam aveva scritto ai genitori chiedendo un semplice consiglio: “Cosa devo fare se arrivo tardi al lavoro?” – riferendosi al suo turno pomeridiano presso la biblioteca comunale di Monteroni.
Dopo quel messaggio, più nulla. Nessuna chiamata, nessuna risposta ai messaggi, nessun segno di vita.

La famiglia, non vedendola rientrare a casa, aveva lanciato l’allarme la sera stessa. “Non aveva più un centesimo – avevano raccontato i genitori – quindi, se si è allontanata, lo ha fatto senza mezzi propri o con qualcuno. Forse ha incontrato una persona che, approfittando della sua fragilità, l’ha convinta a fare qualcosa contro la sua volontà”.

Un dettaglio che aveva subito allarmato i familiari: Miriam non aveva portato con sé il suo cane, adottato pochi mesi fa dal canile e al quale era profondamente legata. Era solita affidarlo ai genitori anche per brevi assenze, un gesto che questa volta non aveva compiuto.

Le ricerche nel centro storico

Fin dalle prime ore dopo la denuncia di scomparsa, le ricerche si erano concentrate nel centro storico di Siena, dove il telefono della giovane era stato geolocalizzato per l’ultima volta.
L’area attorno a piazza del Campo era stata battuta palmo a palmo: giardini, parcheggi, scale di risalita, tombini, cestini dei rifiuti, ogni angolo controllato con scrupolo.

Per due giorni consecutivi, volontari e operatori della Protezione civile hanno partecipato alle operazioni di ricerca, coordinati dai carabinieri. Era stata anche valutata la possibilità di impiegare unità cinofile molecolari e di analizzare le telecamere di sorveglianza della zona, nel tentativo di ricostruire gli ultimi spostamenti della ragazza.

Le indagini avevano preso in considerazione anche l’ipotesi di un allontanamento volontario, ma i familiari avevano sempre escluso che Miriam potesse essersi rifugiata presso amici o conoscenti.

Il ritrovamento e le prime ipotesi

Nella mattinata di oggi, la svolta.
Durante un sopralluogo nella zona bassa della Torre del Mangia, una delle squadre impegnate nella ricerca ha individuato il corpo di una giovane donna su un tetto. Poco dopo è arrivata la conferma: si trattava proprio di Miriam Oliviero.

Sul posto sono intervenuti immediatamente il magistrato di turno e il medico legale per effettuare i primi rilievi.
Secondo fonti vicine alle indagini, Miriam si sarebbe tolta la vita, ma la Procura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso e ricostruire con precisione le ultime ore della giovane.