Mentre maggioranza e opposizione si affannano a prendere parte al dibattito politico sulle conseguenze dell’indagini sui presunti appalti truccati in sanità che ha coinvolto 18 persone e almeno tre politici di rilievo, si presenta con una posizione fuori dal coro di destra e di sinistra il leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca, di recente considerato come la “terza colonna” della maggioranza ma comunque sempre con posizioni di appoggio esterno.
La posizione di Cateno De Luca
“Notizie come quelle di oggi, in merito a presunti appalti truccati nella sanità che vedrebbero coinvolti esponenti politici e della burocrazia siciliana, fanno male alla politica e alla nostra terra.
Non gioisco, come forse faranno altri, erroneamente convinti che la credibilità di governo si acquisisca con l’arte dello sciacallaggio o creando artatamente il clima del lancio delle monetine” dice Cateno de Luca.
L’esponente politico continua “Ringrazio la magistratura palermitana per le attività svolte per stanare un presunto sistema corruttivo in uno dei contesti più delicati: la sanità, da sempre terra di pascolo abusivo della politica parassitaria e senza scrupoli. Esorto però la magistratura a fare celermente il proprio lavoro fino in fondo, per salvaguardare gli uomini e le donne che, per la buona politica, ci hanno rimesso la vita o sono stati brutalmente aggrediti, pagando un prezzo umano incalcolabile”.
Spero in tempi celeri
“Mi auguro soltanto, in questo caso, che i tempi del sistema giudiziario siano celeri ed esaustivi.
Ho vissuto in prima persona le conseguenze di un tritacarne giudiziario che, per quasi quindici anni, mi ha sottoposto a una gogna mediatica e politica immeritata e non adeguatamente risarcita, anche di fronte alle mie assoluzioni per non aver commesso il fatto”.
“Io continuo a lavorare per una Sicilia migliore, con la massima onestà e passione. Ogni giorno sono in trincea, insieme a tanti sindaci e amministratori, rimboccandomi le maniche per dare soluzioni concrete alle tante criticità che vivono i siciliani a causa della malapolitica di chi li ha governati”.






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