“Fides quaerens. Giustizia e fede: l’esperienza del giudice Livatino”. È il titolo della tavola rotonda organizzata dalla Pontificia Facoltà teologica di Sicilia con l’obiettivo di rilanciare la fecondità del rapporto giustizia e fede a partire dall’esperienza del beato giudice Rosario Livatino. Un binomio, quello tra giustizia e fede, che ha caratterizzato il suo stile di vita divenendo primo magistrato martire e testimone credibile di legalità. Così lo ha descritto, durante l’omelia del Giubileo degli Uffici Cerimoniali Istituzionali del 25 ottobre, Papa Leone XIV: “Col suo impegno incrollabile per la giustizia, ha testimoniato che la legalità non è anzitutto un insieme di norme, ma uno stile di vita, e quindi un possibile cammino di santità”. “Sub tutela Dei”, sotto la protezione divina, occorre lavorare ogni giorno come “servitori della verità e tessitori di unità. Lo Stato, infatti, si trasforma in meglio se ciascuno se ne sente responsabile, nutrendo con i più alti valori spirituali il proprio senso civico e il dovere istituzionale”.
L’incontro si terrà martedì 11 novembre alle ore 18 presso l’aula magna della Facoltà Teologica. Interverranno il Procuratore generale Lia Sava e Andrea Zappulla, giurista e docente di diritto canonico. L’incontro verrà moderato dalla professoressa Anna Pia Viola.
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