La Legge di stabilità 2026 sarà improntata allo sviluppo ed alla crescita puntando sull’Innovazione perchè  “il governo Schifani è molto sensibile al mondo dei giovani, al mondo della comunicazione e al mondo dell’innovazione digitale”. Lo ha detto l’assessore regionale all’economia Alessandro Dagnino intervenendo alla giornata del Premio innovazione Sicilia. Una occasione, per il responsabilità dei “cordoni della borsa” regionale, per illustrare le misure che il governo sta mettendo in campo e che sono contenute nella legge che ha avviato il suo percorso all’Ars e attualmente sta affrontando le commissioni di merito.

Le misure in Finanziaria

“Numerose sono le misure che abbiamo messo in campo in questo settore, non soltanto le più importanti e le più recenti. C’è un fondo per l’editoria che abbiamo portato all’attenzione della Commissione bilancio che proprio ieri lo ha votato e speriamo che questa occasione parlamentare potrà essere finalmente quella buona per l’introduzione della norma dando sostegno a un intero mondo, quello degli editori digitali, quello dei giovani, ma in generale a tutto il settore della comunicazione siciliana la cui attività è di grande importanza per la per la politica per l’economia per la società”.

Il supporto alle sturt up e il Sicily Working

“Altre iniziative sono legate al supporto per le start up innovative. Abbiamo previsto importanti misure nell’ambito dell’apposito fondo digitale per le start up innovative. Guardiamo, ad esempio,  ai nomadi digitali per i quali abbiamo infatti introdotto nel disegno di legge di stabilità regionale una misura molto importante e innovativa che viene chiamata Sicily Working per consentire ai giovani e ai lavoratori che operano per imprese non aventi sede in Sicilia di lavorare da remoto avendo le imprese che lo consentono un contributo in cambio, un’erogazione finanziaria molto significativa”.

Il coworking nelle aree interne e il rientro dei cervelli

“Nell’ambito di questa misura abbiamo anche previsto un’operazione finanziaria finalizzata a sostenere la creazione di coworking anche in cofinanziamento, con soggetti privati nell’ambito soprattutto delle aree interne.

“Per attrarre quei giovani lavoratori non solo nel digitale ma in tutti i settori che hanno deciso di andare a investire nelle imprese e in aziende estere che quindi hanno dovuto trasferire all’estero la loro residenza laddove decidano di tornare in Sicilia, eventualmente portando le loro competenze o continuando a lavorare da remoto daremo un ulteriore vantaggio alle aziende”.

“Si tratta di una ksiura di cui si è parlato poco e che prevede che quelle aziende ricevano la restituzione per tre anni del 50% dell’Irpef versata quindi uno sconto pari alla metà dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Crediamo che questa misura avrà una grande capacità di attrarre i nomadi digitali, ma non soltanto loro. Di fatto tutti i lavoratori che hanno acquisito forti competenze all’estero e che decidono di riportarle in Sicilia adesso”.