Confcommercio Palermo conferma la sua guida storica: Patrizia Di Dio è stata rieletta per acclamazione alla presidenza dell’associazione, inaugurando così il suo terzo mandato consecutivo. Un’elezione che avviene in un momento di consolidamento e rilancio per una delle realtà più rappresentative del tessuto economico siciliano, con oltre 12.800 imprese associate.

L’assemblea elettiva si è svolta alla presenza dei presidenti di categoria e ha visto anche la nomina dei 21 componenti del nuovo Consiglio direttivo.

Una fiducia piena e condivisa da tutti i presenti, che hanno riconosciuto nella Presidente Di Dio un punto di riferimento costante per il mondo del commercio, dei servizi e del turismo a Palermo.

“In questi anni Confcommercio Palermo è stata guida e riferimento – ha dichiarato Patrizia Di Dio –. Abbiamo affrontato battaglie difficili con senso del dovere e con la consapevolezza di essere molto di più di un’associazione di rappresentanza. Siamo stati una comunità che accompagna e che unisce, promuovendo anche la cultura e portando avanti un forte impegno sociale con l’inclusione lavorativa di ragazzi con disabilità, il sostegno ai quartieri più fragili, la collaborazione con realtà che operano accanto agli ultimi”.

Una comunità che cresce: numeri, valori e visione

Sotto la guida di Patrizia Di Dio, Confcommercio Palermo ha raggiunto numeri mai registrati prima: 12.821 imprese associate, una struttura amministrativa stabile, bilanci sempre in attivo e uffici efficienti. Il successo, ha evidenziato la presidente, non si misura solo con le cifre.

“I numeri ci raccontano “cosa” abbiamo fatto ma è importante anche il “come” – ha sottolineato –: dietro questi numeri ci sono competenze, passione, dedizione e persone alle quali devo dire grazie per avere dedicato tempo, energia, idee e cuore, senza mai tirarsi indietro di fronte alle difficoltà”.

Nel suo intervento, Patrizia Di Dio ha illustrato anche la filosofia che ha guidato l’associazione: “Dietro la crescita di Confcommercio c’è una visione, perseguita con quello che io chiamo il metodo delle “4 P”: parsimonia, che significa misura, attenzione, rispetto del valore di ogni risorsa; passione, perché abbiamo messo il cuore e dedizione in ogni iniziativa; previsione, perché abbiamo tenuto alto lo sguardo senza accontentarci del presente; prossimità operosa e autentica per stare accanto agli imprenditori, ai loro problemi, alle loro sfide”.

Quattro pilastri che hanno permesso a Confcommercio di rimanere vicina alle imprese anche nei momenti più complessi, come durante la pandemia e nella fase di ripartenza.

“Siamo stati accanto alle imprese, ai territori, ai commercianti, ai professionisti nei giorni difficili e in quelli della ripartenza. Oggi abbiamo la certezza che con la stessa passione che ci ha accompagnato finora continueremo a far crescere Confcommercio: per la città, per le imprese, per il nostro futuro”.

Il nuovo consiglio direttivo

Oltre alla rielezione di Patrizia Di Dio, l’assemblea ha anche rinnovato la squadra dirigente. Il nuovo Consiglio direttivo sarà composto da 21 rappresentanti delle principali categorie del commercio palermitano, a testimonianza della pluralità e della ricchezza del tessuto associativo. Ecco i nomi:

  • Giovanna Analdi (Associazione Cassaro Alto)
  • Alberto Argano (Ortofrutticoli)
  • Silvano Barraja (Assorafi)
  • Roberto Bianconi (Silb)
  • Maurizio Buarnè (Snag)
  • Carmelo Camilleri (Profumieri)
  • Michela Cannatella (Wedding Planner)
  • Giulia Castagna (Assonidi)
  • Maurizio Cosentino (Assocom)
  • Alberto Costa (Confare)
  • Antonio Cottone (Fipe)
  • Fabio Gioia (Asc)
  • Gianluca Glorioso (Fiavet)
  • Cristian Lo Cascio (Fiva)
  • Antonio Lo Coco (Unione Industriali)
  • Rosario Minasola (Assintel)
  • Alessandro Palmigiano (Professioni ordinistiche)
  • Domenico Perricone (Abiconf)
  • Vincenzo Salerno (Fnaarc)
  • Natale Spinnato (Panificatori)
  • Gioacchino Vitale (Fioristi)

Una squadra eterogenea, composta da imprenditori e professionisti con competenze trasversali, che si impegneranno a mantenere vivo il legame tra associazione e base associativa, tra istituzioni e imprese, tra centro storico e periferie.