Palermo 16 dicembre 2024 – Fino al 2007, l’ultimo regolamento della ex Provincia prevedeva l’assegnazione a ogni cantoniere di 4 km di strada. A quei tempi, erano in servizio 500 cantonieri e 40 capo cantonieri. In totale c’erano 2.300 chilometri di strade provinciali da spartire.

In questi 20 anni, sono rimasti 22 cantonieri più 12 capo cantonieri. In pensione è andato oltre il 90 per cento del contingente. Ma i 2.300 chilometri di strade sono rimasti uguali e gravano tutti in maniera abnorme sulle spalle di una squadra a scartamento più che ridotto.

La Fp Cgil Palermo ha sollecitato più volte la Città metropolitana a prendere una decisione sulla gestione delle strade provinciali e torna a chiedere una diversa organizzazione e un nuovo regolamento che disciplini il settore: l’ultimo risale alla giunta Musotto.

La viabilità provinciale dell’entroterra palermitano continua a essere disastrata: arterie intransitabili, piene di buche e frane, vegetazione alta che, specie nelle curve, le rende pericolose, e guard rail inesistenti. Gli incidenti gravi non si contano. Due cantonieri sono stati già condannati per omicidio stradale. E non sono pochi quelli che finiscono sotto processo per la mancanza di una barriera o per una buca non segnalata in qualche trazzera. “I cantonieri sono i primi a essere presi di mira ma sono gli ultimi responsabili della mancanza di sicurezza di queste strade – lanciano l’allarme Saverio Cipriano, responsabile enti locali per la Fp Cgil Palermo e Antonella Giallombardo, portavoce Rsu della Città Metropolitana – Non possiamo più accettare che la colpa del cattivo stato delle strade ricada su di loro, che sono i primi a rischiare la vita”.

In questo momento la viabilità provinciale è suddivisa in 4 aree, ognuna di 570 chilometri, in cui sono assegnati 6-7 cantonieri e tre capo cantonieri.

“E’ inumano. Non possiamo percorrere 200 km ogni giorno. Nonostante l’impegno giornaliero, così non si riesce a garantire una manutenzione adeguata. Ci sono anche percorsi chiusi al transito e non controllabili con i pochi mezzi a disposizione che, come più volte denunciato, sono obsoleti e poco sicuri. Spesso affrontiamo spese minute, come riparazioni di ruote, luci di auto e furgoni, che non vengono risarcite”, dicono i cantonieri superstiti, ormai tutti over 60 (e molti con limitazioni).

Ai 12 nuovi capo cantonieri assunti tre anni fa (gli altri erano ormai in pensione) i dispositivi di sicurezza sono stati forniti solo due mesi fa e le divise d’ordinanza ancora non sono disponibili.

 “La situazione è ingestibile – continuano Cipriano e Giallombardo – E in inverno lo stato delle strade è un disastro. Prima un cantoniere era responsabile del tratto di strada limitato a lui affidato (“cantone”) , di 4 chilometri, massimo 7. E si occupava della pulizia di strade e cunette e di piccole manutenzioni. Andare avanti così non è più possibile. Chiediamo un confronto con l’amministrazione. Serve un regolamento adeguato a tutela dei pochi lavoratori rimasti. Ne va di mezzo la loro stessa incolumità. L’amministrazione si era impegnata a comprare nuove macchine e furgoni. Attendiamo risposte”.


Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.