“Dovete morire tutti, la prima la sindaca di Termini Imerese e poi il resto” E’ la frase condita anche da parole d’offesa rivolta al sindaco di Termini Imerese Maria terranova. Lei posta la minaccia e non si scompone: “Ormai gli auguri di morte sono diventati la normalità. Questo è il clima avvelenato che qualcuno ha scelto di creare” scrive in un post che accompagna la denuncia delle minacce ricevute.
Terranova pensa di aver individuato nel sistema delle case popolari la fronda minacciosa
“Sia chiaro una volta per tutte: io continuerò ad applicare la legge. Invece di attivare i servizi sociali, coinvolgere le istituzioni competenti e costruire soluzioni vere, umane e dignitose, si preferisce sbattere persone fragili in prima pagina, usarle come carne da propaganda, alimentare rabbia e odio per meri interessi politici”.
Questo non è stare dalla parte dei cittadini. So benissimo che rompere certi meccanismi significa esporsi, significa pagare un prezzo. Ma non mi piego ai ricatti, non mi faccio intimidire, non arretrerò di un millimetro”.
“Nei prossimi giorni, appena mi riprenderò da tutto questo schifo, vi racconterò come funzionava a Termini Imerese e come, ancora oggi, qualcuno che dice di avere Termini nel cuore pensa di poter continuare a giocarci sopra, usando le persone come pedine. Io no.. Io sto dalla parte della legge, della dignità e della verità. E non mi fermerò”.
Tre proiettili e un mazzo di fiori al sindaco di Ravanusa
Non è l’unica intimidazione di oggi. Tre proiettili, una bottiglia con del liquido e un mazzo di fiori sono stati trovati davanti l’abitazione dal sindaco di Ravanusa, Salvatore Pitrola. La cosa si apprende oggi ma risale alla scorsa settimana. “Un gesto grave e inquietante, che ha scosso profondamente me e, soprattutto, la mia famiglia” dice Pitrola.
Schifani: “Gesti gravissimi”
“Esprimo a nome mio e del governo regionale la più sentita solidarietà e vicinanza al sindaco di Termini Imerese Maria Terranova e al sindaco di Ravanusa Salvatore Pitrola per le gravi minacce ricevute. Gesti gravissimi e preoccupanti che condanno con fermezza e sul quale auspico si faccia al più presto piena luce. Chi si accanisce su un rappresentante delle Istituzioni, e specialmente su un sindaco, è colpevole di ferire il cuore della nostra democrazia” dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in riferimento alle intimidazioni destinate ai sindaci dei due Comuni del Palermitano e dell’Agrigentino.
Galvagno: “Gesti vili”
“Si tratta di gesti vili che colpiscono non solo l’istituzione che essi rappresentano, ma la serenità delle loro famiglie. Confido che si possa fare piena luce sull’accaduto e ai due primi cittadini rinnovo la mia piena e sincera solidarietà, insieme all’auspicio che possano continuare il proprio impegno amministrativo con la stessa determinazione che li ha contraddistinti durante i rispettivi mandati” afferma il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno.
Il gruppo Pd
“A nome mio e dell’intero Gruppo, esprimo la mia più convinta solidarietà al sindaco di Ravanusa, Salvatore Pitrola, vittima di un grave e vile atto intimidatorio”.
Lo afferma oggi il Capogruppo PD all’Ars Michele Catanzaro, vicino come sempre a tutti gli amministratori che in prima linea si impegnano ogni giorno per le nostre comunità, raggiunto nei giorni scorsi da un atto palesemente intimidatorio.
“Un episodio del genere – dice Catanzaro – non può essere minimizzato né tollerato. Le istituzioni hanno il dovere di reagire con determinazione, garantendo che venga fatta piena luce sull’accaduto e che i responsabili siano individuati e perseguiti senza esitazioni. A chi ogni giorno amministra con trasparenza, legalità e senso del dovere deve arrivare il sostegno compatto di tutte le forze politiche che credono nella democrazia.
La Sicilia non può e non deve piegarsi a logiche di intimidazione, paura o violenza: la risposta deve essere ferma, unitaria e inequivocabile. Siamo vicini al sindaco Pitrola – aggiunge Catanzaro – che proseguirà il proprio lavoro con la stessa dedizione mostrata finora, nell’interesse esclusivo della comunità di Ravanusa”.
Solidarietà dai sindacati
La Camera del Lavoro zonale di Termini Imerese e la Cgil Palermo esprimono piena solidarietà e vicinanza al sindaco Maria Terranova per le minacce di morte ancora una volta ricevute.
“Si tratta – dichiarano la segretaria della Camera del Lavoro Laura di Martino e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – di un episodio non isolato, gravissimo e inaccettabile che colpisce non solo il primo cittadino, ma l’intera comunità e i valori della democrazia e della legalità. Nessuna forma di intimidazione e minaccia può essere tollerata e trovare spazio nella nostra società”.
“Esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco di Termini Imerese, nessuno può pensare di tentare di limitare o condizionare con le minacce l’importante lavoro svolto nei comuni dei primi cittadini” afferma, poi, a nome della Cisl Palermo Trapani la segretaria generale Federica Badami.
“Troppi gli episodi registrati nell’ultimo periodo, il clima è teso nelle nostre realtà, bisogna unire le forze per contrastare il degrado e la crisi sociale e un passo importante è contrastare fortemente i toni violenti e minacciosi”.
Anche la Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, esprime piena solidarietà al sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, vittima di nuove e gravi minacce di morte: “Ogni tentativo di intimidire chi rappresenta le istituzioni e si impegna per il bene della comunità è un attacco alla democrazia e alla convivenza civile. Questo sindacato da sempre condanna e contrasta ogni forma di violenza”.
L’Anci Sicilia
Anci Sicilia esprime la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni del sindaco di Ravanusa, Salvatore Pitrola, vittima di un inquietante gesto avvenuto davanti alla propria abitazione, dove sono state trovate cartucce, fiori e una bottiglia dal contenuto sospetto.
“Si tratta di un episodio di estrema gravità che colpisce non solo il primo cittadino, ma l’intera comunità ravanusana e le istituzioni democratiche che il sindaco rappresenta. Atti di questo genere non possono e non devono trovare spazio nella nostra società e vanno contrastati con determinazione e unità”, dicono il presidente Paolo Amenta e il segretario generale, Mario Emanuele Alvano.
Anci Sicilia manifesta piena vicinanza e solidarietà al sindaco di Ravanusa e alla sua famiglia, ribadendo il proprio sostegno a tutti gli amministratori locali che, ogni giorno, svolgono il loro ruolo con responsabilità, impegno e senso dello Stato, spesso in contesti difficili e complessi.
“Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, affinché venga fatta piena luce sull’accaduto e i responsabili vengano individuati nel più breve tempo possibile – sottolineano -. Anci Sicilia continuerà a essere al fianco dei sindaci, difendendo il valore della legalità, della democrazia e della libertà di azione amministrativa”.
foto Grandangolo Agrigento






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