Il settore delle costruzioni nella provincia di Siracusa mostra segni di un rallentamento che preoccupa imprese e lavoratori. A evidenziarlo è la Fillea Cgil Siracusa, con la segretaria generale Eleonora Barbagallo che sulla base dei dati raccolti dalla Cassa Edile locale fotografa una contrazione significativa dell’attività negli ultimi mesi. Secondo le rilevazioni sindacali, i lavoratori attivi iscritti alla Cassa Edile sono diminuiti da 7.164 nell’anno precedente a 6.429 nell’ultimo periodo considerato, mentre il monte salari complessivo è sceso dagli oltre 77 milioni di euro a poco più di 72,8 milioni, con una perdita di circa il 22% rispetto all’anno precedente.
La sofferenza
Questi indicatori, combinati con l’esperienza diretta delle visite nei cantieri, evidenziano per la Cgil un comparto in “progressiva sofferenza”, soprattutto alla luce del progressivo ridimensionamento degli incentivi fiscali che avevano sostenuto il settore negli ultimi anni. In particolare, l’esaurimento delle principali misure di incentivazione – tra cui Superbonus ed Ecobonus – e la prospettiva della conclusione dei flussi di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) entro il 2026 rappresentano per il sindacato un rischio concreto per la tenuta occupazionale e produttiva delle imprese locali.
La spinta del Superbonus
Secondo il sindacato, la progressiva uscita di scena dei principali strumenti di sostegno – dal Superbonus alla conclusione del ciclo del PNRR prevista per il 2026 – rischia di lasciare il settore privo di una prospettiva strutturale, con effetti diretti sull’occupazione e sull’intero indotto. Una preoccupazione che riguarda in modo particolare la provincia di Siracusa, dove l’edilizia continua a rappresentare uno dei pilastri dell’economia locale, sia per il numero di imprese attive sia per il legame con altri comparti produttivi, a partire dalla zona industriale.
La contrazione nel 2024
Secondo le ultime rilevazioni Istat e Ance Sicilia, nel 2024 il comparto delle costruzioni in Sicilia ha mostrato una contrazione delle ore lavorate e del numero di imprese attive, dopo il picco registrato nel biennio 2022-2023. Unioncamere Sicilia conferma una riduzione significativa delle imprese edili iscritte alle Camere di commercio negli ultimi mesi, con un calo più marcato nelle province interne, tra cui Enna.
Cosa dice la Fillea Cgil di Enna sul mercato del lavoro
Un elemento spesso frainteso riguarda il numero degli addetti. Come chiarito dalla Fillea Cgil, nel corso dell’assemblea di ieri a Enna, non si registra una diminuzione significativa dei lavoratori, ma piuttosto una riduzione delle imprese attive. Molti titolari di micro-aziende, censite nei registri camerali ma non sempre nelle Casse edili, hanno scelto di rientrare nel lavoro dipendente, mettendo a disposizione competenze specialistiche, spesso in ambiti non tradizionali del settore.
Un comparto che incide nell’economia locale e regionale
Il quadro delineato dalla Cgil trova riscontro anche nei dati ufficiali. Le rilevazioni della Regione Siciliana e delle principali fonti statistiche nazionali indicano come il settore delle costruzioni incida in maniera significativa sul tessuto economico provinciale, con una quota rilevante di imprese e addetti, pur in un contesto segnato da una progressiva riduzione dei volumi di lavoro nell’ultimo biennio. A Siracusa, in particolare, il comparto ha beneficiato in modo marcato degli incentivi fiscali e degli investimenti pubblici straordinari, ma oggi mostra segnali di contrazione più rapidi rispetto ad altre aree dell’Isola.
L’analisi della situazione in Sicilia
A livello regionale, la Sicilia presenta una dinamica più articolata. I dati più recenti indicano che il settore delle costruzioni contribuisce in modo stabile al valore aggiunto regionale, collocandosi intorno al 6–7% del PIL siciliano, con una crescita che negli ultimi anni è stata sostenuta soprattutto dagli investimenti pubblici e dai bonus edilizi. Tuttavia, le analisi economiche regionali segnalano un rallentamento già in atto, con una riduzione della domanda privata e una forte esposizione delle piccole e medie imprese all’aumento dei costi dei materiali e alla fine delle agevolazioni.
A Siracusa le costruzioni incidono più che nelle altre province
In questo contesto, Siracusa si trova in una posizione particolarmente delicata. Il peso del settore delle costruzioni sull’economia provinciale è superiore alla media regionale, sia per incidenza occupazionale sia per il ruolo che il comparto svolge nell’attivazione dell’indotto. Proprio per questo, avverte la Cgil, l’assenza di una programmazione chiara sulle opere pubbliche e sulla manutenzione del patrimonio esistente rischia di amplificare gli effetti della frenata, trasformando una fase di rallentamento in una crisi strutturale.






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