Con l’approvazione della manovra finanziaria regionale, giunta in dirittura d’arrivo dopo una sospensione dei lavori di quasi 24 ore per l’assenza di un accordo tra i partiti, si apre uno spiraglio per la vertenza degli ex lavoratori Almaviva.

Le misure per gli ex Almaviva in Finanziaria

Tra le norme approvate dall’Assemblea regionale siciliana c’è un emendamento che consente di collegare alcune misure per lo smaltimento delle liste d’attesa sanitarie prevedendo l’utilizzo prioritario dei lavoratori provenienti dal bacino Almaviva. Si tratta di un primo intervento rivolto a persone che da anni vivono una condizione di forte incertezza occupazionale e che in passato hanno svolto servizi essenziali per la collettività, tra tutti il supporto al numero di emergenza 1500 durante la fase più critica della pandemia.

Istituzione formale del bacino

La misura prevede l’istituzione formale del bacino dei lavoratori ex Almaviva Contact come strumento per la tutela delle professionalità coinvolte e per favorirne una possibile ricollocazione. L’emendamento da solo non basta: per questo, nel corso di un incontro che si è tenuto a Palazzo dei Normanni tra una delegazione dei sindacati, lavoratori ed esponenti del governo e del parlamento regionale, è stato stabilito che per rendere operativo quell’emendamento sarà prodotta una delibera di giunta regionale interdipartimentale.

Da chiarire l’effettiva operatività

Il servizio per smaltire le liste d’attesa, in ogni caso, non potrà essere gestito direttamente dalla Regione ma verrà affidato a una company privata.
Per i sindacati, resta da chiarire l’effettiva operatività del bacino, le modalità di utilizzo e le reali possibilità di impiego dei lavoratori, insieme alle garanzie che dovranno accompagnare ogni percorso di ricollocazione. La vertenza Almaviva viene considerata ancora aperta e bisognosa di ulteriori atti concreti.