Tende una mano al Mpa ed invita le forze del Centrodestra a tornare a sedersi per discutere della vicenda del presidente del Consiglio comunale.
L’ex deputato regionale, Enzo Vinciullo, coordinatore della Lega-Prima l’Italia di Siracusa, invita le parti a tornare a trattare su un tema spinoso: FdI e Forza Italia spingono per Ferdinando Messina, il Mpa punta i piedi, rivendicando quella carica ed il rischio di un’implosione è concreta.
Allora, Vinciullo cosa serve al Centrodestra?
La caratteristica della politica, nell’accezione più classica del termine, è certamente il dialogo, la mediazione, per cui, nel caso della presidenza del Consiglio di Siracusa occorre porre fine alle contrapposizioni e sederci a parlare. Eppure le recenti elezioni amministrative avrebbero dovuto essere di insegnamento: a causa di contrasti, sfociati poi in rotture insanabili, il Centrodestra ha perso la possibilità di avere un sindaco.
FdI e Forza Italia e Mpa hanno idee diverse, come se ne esce?
Non possiamo commettere lo stesso errore e spaccare, ancora una volta, il Centrodestra ma dobbiamo individuare tutte le possibili soluzioni per unire le forze e non dividerle. Quando due fronti sono contrapposti si arriva, inevitabilmente, alla guerra, come ci insegna il drammatico conflitto in Ucraina, per cui non ci sono vincitori e vinti ma solo vittime.
Altrimenti, cosa accadrebbe?
Ricordo che 5 anni, in occasione dell’elezione del presidente del Consiglio, a seguito dell’impuntatura di Forza Italia, la carica venne consegnata all’allora esponente del M5S, Moena Scala, con tutte le conseguenze che ne sono derivate. Non dimentichiamo che poi, alla fine del 2019, si arrivò allo scioglimento del Consiglio comunale.
Al Mpa viene imputato di aver praticato il voto disgiunto…
Come ho detto nel corso dell’incontro del Centrodestra, la differenza di voti, circa 4 mila voti, tra chi ha vinto, Italia, e chi ha perso, Messina, è stata tale che la responsabilità non può essere addossata ad alcuno. In merito al primo turno, il cosiddetto voto disgiunto non può essere pianificato in modo strutturato, in quanto rappresenta un rischio elevatissimo per ciascun candidato consigliere visto che pende la spada di Damocle dell’annullamento della scheda. E statisticamente i dati non sono per nulla confortanti.
Il Mpa rivendica degli accordi prima dell’apertura delle urne..
In una riunione del Centrodestra, avvenuta a mia insaputa al termine della quale mi fu tolto un assessorato, si stabilì che a FdI sarebbero toccati 3 assessorati, a Forza Italia venne confermato l’assessorato, avendo già il candidato sindaco, mentre al Mpa fu riconosciuta la presidenza del Consiglio comunale. Il Mpa, peraltro, fece un passo indietro sugli assessorati e se avesse puntato i piedi il cerchio, difficilmente, si sarebbe chiuso.
Il nome di FI e FdI è quello di Messina. Che ne pensa?
Ora, in merito al candidato alla presidenza del Consiglio, prima di sbandierare il nome, in questo caso Messina, sarebbe stato fondamentale sedersi al tavolo e parlare con Peppe Carta con cui trovare una soluzione.
Bisogna ritornare al tavolo del Centrodestra anche perché in primavera ci saranno le elezioni per la presidenza Provincia, per cui rischiamo di compromettere tutto. La presidenza del Consiglio comunale vale quella della Provincia?
Cannata su Messina è stato chiaro: chi è contro è fuori dal Centrodestra
Vorrei ricordare a Luca Cannata che lui non è il deputato di Fratelli d’Italia, in quanto è stato eletto con i voti dei partiti del Centrodestra, essendosi candidato nel collegio uninominale. Dovrebbe essere lui a vestire i panni del mediatore e di concertazione tra i partiti.






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