È Sant’Agata Li Battiati il primo Comune per reddito dichiarato della Sicilia. Il centro catanese si conferma in testa a questa particolare classifica con un reddito medio pari a 28.768 euro. È quanto emerge dai dati relativi alle dichiarazioni al fisco del 2023, riferite ai redditi dell’anno 2022, diffusi dal ministero del tesoro.

La classifica dei capoluoghi

Le prime sette città siciliane in classifica sono tutte in provincia di Catania: alle spalle di Sant’Agata Li Battiati si trovano San Gregorio con 28.051 euro, Aci Castello con 25.751 euro, Tremestieri con 24.291 euro, Viagrande con 22.980, Trecastagni con 22.629 euro e Valverde con 22.190 euro. Tra i Comuni capoluogo di provincia, spicca al primo posto Palermo con 22.103 euro, poi Messina, con 22.022, Agrigento con 21.287 euro, Siracusa con 21.123, Catania con 21.091 Enna con 20.888, Caltanissetta 20.012, Trapani, 19.348, chiude Ragusa con 19.225.

Le isole

Tra le isole, Santa Marina di Salina è prima con 19.699 euro, a Favignana (Trapani) il reddito medio dichiarato è di 18.355 euro, a Malfa nell’isola di Salina (Messina) 18.593, a Ustica (Palermo) 17.869 euro, a Leni nell’isola di Salina (Messina) 17.364 euro, a Lipari (Messina) 17.255 euro, a Pantelleria (Trapani) 16.167, a Lampedusa (Agrigento) 15.488. Chiude la speciale classifica, per le città siciliane, Mazzarrone (Catania) con 11.107 euro di reddito medio.

I redditi a Palermo

A Palermo e provincia la crisi c’è ma non troppo, con i redditi che crescono e i consumi che riescono a reggere. Se in tutta Italia in media si registra un calo in acquisto di beni durevoli (auto, tv, elettrodomestici, etc…) del 3,7%, a Palermo e provincia la contrazione di ferma ad appena l’1,1%. Questo, secondo gli esperti, perché nel 2022 i redditi pro capite sono cresciuti del 7,8% e di conseguenza i consumi sono proporzionati. Si tratta del miglior risultato siciliano in questi termini e di conseguenza avendo più soldi a disposizione si è continuato a spendere. I dati resi noti dall’osservatorio Findomestic. Palermo è l’unica provincia siciliana dove nel 2022 è stato superato il miliardo di euro di spesa in beni durevoli.