Un ampliamento dei servizi notturni di assistenza alle persone senza fissa dimora, in condizioni di grave marginalità sociale, finiti nel tunnel dell’emergenza abitativa ed economica. È pubblico l’Avviso indirizzato agli Enti del Terzo Settore inscritti al Runts (il relativo registro nazionale) e operanti nell’ambito dell’accoglienza notturna e diurna.

I requisiti

Dovranno essere garantiti, oltre all’accoglienza notturna per i Dormitori di I livello, anche servizi essenziali come pasto serale, doccia, prima colazione, fornitura di indumenti di prima necessità e materiale igienico sanitario, pulizia di lenzuola, coperte, asciugamani.

Relativamente alle attività diurne/laboratoriali, gli Enti potranno offrire la possibilità di apprendere, riattivare, o riacquisire abilità sociali, manuali e occupazionali spendibili in successivi processi di reinserimento sociale. I rimborsi, da assegnare alle associazioni di promozione sociale, associazioni di solidarietà familiare, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato che vorranno accreditarsi, saranno erogati in base alle spese effettivamente sostenute e rendicontate con relativi giustificativi di spesa entro 15 euro per i servizi notturni e 10 euro per i servizi diurni al giorno a persona.

Pennino, “Comune Palermo risponde concretamente ad esigenze”

“Comune di Palermo, attraverso l’Ufficio Servizi Sociali, Contrasto alla Povertà e Servizi Residenziali dell’Area delle Politiche Socio Sanitarie, intende con questo Avviso Pubblico rispondere concretamente alle esigenze di tutti quei cittadini costretti ai margini sociali ed economici della città – dichiara l’Assessore alle Attività Sociali, Rosi Pennino -. Gli Enti potranno far richiesta senza alcuna scadenza prevista dall’Avviso, garantendo il possesso dei requisiti riportati nello stesso. Tra questi, anche l’obbligo di avere nel proprio organico un responsabile della struttura con esperienza pluriennale nell’ambito descritto, un addetto all’accoglienza in struttura, un ausiliario per i servizi di pulizia, un educatore professionale per le attività di accompagnamento sociali e le attività laboratoriali e un operatore amministrativo, il tutto a copertura dell’intero periodo del servizio attivo, ossia per 52 settimane l’anno”.

Le istanze saranno valutate da una commissione preposta, mentre sarà possibile avvalersi anche di volontari, secondo rapporto economico previsto per il volontariato.

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