Sull’onda dell’emozione e della rabbia per quanto accaduto ieri pomeriggio a Palermo, dove una bomba d’acqua ha travolto in un fiume d’acqua e fango la circonvallazione di Palermo con i danni conseguiti ed il rischio per la vita corso da tanti cittadini che in quel momento si trovavano a transitare lungo l’asse viario e che si sono trovati inondati dal fango rischiando di annegare, sabato prossimo attraverso i social è stata promossa un’iniziativa di piazza a cui stanno aderendo in molti per chiedere le dimissioni del sindaco Leoluca Orlando. L’appuntamento è alle 9 in piazza Pretoria.

“Mossi da quanto è accaduto nelle ultime ore, per cui siamo sgomenti e affranti, ma che si aggiunge soltanto a ciò a cui assistiamo da anni. Scendiamo in piazza chiedendo ‘Dimissioni subito’  – scrivono gli organizzatori -. Degrado, abbandono, burocrazia folle ed estenuante che uccide l’economia e gli imprenditori, ritardi, incuria, mancanza di sicurezza per le strade, strade invase dai rifiuti, intere zone – dalla periferia alle borgate – in cui ancora non si accenna alla raccolta differenziata perché il servizio non è mai partito, intere strade al buio con rischio per l’incolumità dei cittadini, sistemi fognari e impianti dell’illuminazioni vetusti e/o inesistenti, guasti e disservizi ai contatori dell’energia elettrica e interi quartieri che rimangono senza luce per ore e senza alcun preavviso, cantieri aperti per la città e mai chiusi, strade dissestate da continui lavori e mai riasfaltate, mancanza di controlli, attività sul territorio in particolare nei quartieri ‘a rischio’ per cui si devono ringraziare solo le associazioni, artisti provati dall’isolamento del Covid come tutti i lavoratori del comparto della cultura ( e non solo) che vengono chiamati dal Comune a lavorare gratuitamente (vedi Festino) invece di essere sostenuti, spiagge libere sovraffollate e senza controlli e lidi balneari a pagamento praticamente vuoti, silenzi imbarazzanti, nessuna assunzione di responsabilità. Ciò che è successo di gravissimo in queste ore è solo l’ultima delle vergogne”.

“Scendiamo in piazza contro la mala gestione, l’indecenza, l’immobilismo, la vergogna. Perché indirizzo e controllo sono le due aree di competenza dell’intero consiglio, del sindaco e dei suoi assessori! Questa città oggi deve mettersi la fascia a lutto. Questa città deve vestirsi a lutto e seppellire se stessa perché è morta insieme ad essa, qualsiasi traccia di speranza di salvarla dal nulla in cui è sprofondata in questi trent’anni, dietro alle false promesse di un cambiamento che non potrà mai esserci se non mettendosi sul serio ad operare giorno dopo giorno per farlo davvero. Ci è arrivata tutta l’indifferenza e l’impreparazione di questa classe politica, di questi amministratori incapaci, degli impiegati comunali disonesti. Perché questa non è una città sicura, pronta ad affrontare le criticità normali, figuriamoci le emergenze, climatiche soprattutto. Oggi questa città muore insieme a chi ha perduto ogni speranza! Vergogna!”

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