Arriva una richiesta di un incontro urgente fra Cgil Cisl Uil con le loro categorie che si occupano di partecipate e il Comune di Palermo per discutere di quanto previsto dal bilancio di previsione approvato in giunta che prevede tagli alle aziende. A chiederlo con una lettera sono stati i segretari di Cgil Palermo Mario Ridulfo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il segretario Uil Palermo e Uil Sicilia Claudio Barone.

“La condizione delle aziende partecipate non consente di garantire servizi adeguati ai cittadini, vorremmo sapere dal Comune di Palermo di che entità sono i tagli previsti alle aziende e quali le conseguenze sulle attività di ogni partecipata” spiegano i segretari dei sindacati che hanno chiesto l’incontro al sindaco di Palermo.

Aspettavamo una convocazione prima dell’approvazione del documento economico, questa non c’è stata. Non si può pensare di tagliare laddove piuttosto servirebbero maggiori risorse per fornire ai cittadini servizi efficienti che invece, ed è sotto agli occhi di tutti, restano ancora una chimera. Vorremmo affrontare questi temi riprendendo un tavolo che si era riunito tempo fa insieme alle nostre categorie, il sindaco, gli assessori al ramo e i presidenti delle aziende”.

“Il consuntivo 2019 approvato dal Consiglio Comunale – dichiarava il sindaco, Leoluca Orlando dopo l’approvazione del bilancio consuntivo del 2019 – conferma diversi elementi positivi del sistema del Comune e delle sue partecipate e, allo stesso tempo, conferma le criticità che derivano da un sistema normativo che ingessa in larga parte la possibilità di spesa degli enti locali”.  In particolare, nel bilancio consuntivo 2019,  Particolarmente corposo risulta, per oltre 175 milioni, l’accantonamento nel Fondo crediti di dubbia esigibilità, così come quello per le previste perdite delle partecipate AMAT e RAP per complessivi 20,6 milioni.