• Negli Stati Uniti d’America 15enne uccisa a coltellate in diretta sui social media.
  • L’autrice dell’omicidio è una coetanea.
  • Lo sceriffo ha parlato di allarme sociale.

Lousiana, Stati Uniti d’America. Un 15enne è stata pugnalata a morte in un negozio di alimentari durante una lite con altre quattro ragazze, tutte più giovani di lei (tra i 12 e i 14 anni).

L’omicidio è avvenuto sabato scorso, 23 gennaio, intorno alle 19.30, a Lake Charles. Non si conosce, al momento, la causa che ha portato alla lite. Si sa che la 15enne è stata portata in ospedale dov’è morta.

Lo sceriffo Tony Mancuso ha raccontato alla stampa locale che «hanno rubato i coltelli dal negozio in cui si trovavano». Inoltre, è stato pubblicato il video dell’aggressione sui social media.

L’intero omicidio, infatti, si è svolto in diretta su Facebook e Instagram: «Abbiamo visto tutto ciò che è accaduto ed è molto inquietante. Dalle immagini non pare esserci alcun rimorso. Noi come società non possiamo tollerarlo. Non possiamo lasciare che questa piaga s’impadronisca della nostra comunità».

L’ufficio dello sceriffo ha riportato che le quattro ragazze sono state tutte condotte al centro di detenzione minorile e una è stata accusata di omicidio di secondo grado. Lo sceriffo non ha escluso altri arresti.

Mancuso ha rivelato: «Questo è il terzo omicidio in sei mesi che ha coinvolto giovani di età compresa tra 11 e 16 anni». Lo sceriffo ha promesso una maggiore sorveglianza sul rispetto del coprifuoco, in vigore dalle 23 in settimana e mezzanotte il weekend. Ma questa «non è solo una questione della polizia, è una questione dei genitori. La gente deve sapere dove sono i propri figli, cosa fanno».

IL VIDEO (oscurato):