Il rischio è basso ma il razzo cinese Lunga Marcia 5B, intrappolato nell’atmosfera terrestre ed in caduta incontrollata sul nostro pianeta, potrebbe colpire con i suoi detriti anche la Sicilia nord orientale. Sia pure, viene ribadito, con basso rischio.

Lo comunica la Protezione Civile Nazionale, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. È stata anche elaborata una mappa delle aree nel nostro paese a rischio.

Invito a restare a casa fino alle 8,30 del mattino di domani

Fino alle 8.30 di domattina, la popolazione è invitata a restare all’interno di edifici, possibilmente lontano dalle finestre e nei piani non sottostanti il tetto.
Nel caso improbabile di caduta di detriti, si invita a mantenere una distanza di almeno 20 metri, allertando il numero unico di emergenza 112. Si consiglia, in linea generale,  di non toccare alcun frammento.

Altre 8 regioni italiane potrebbero essere coinvolte

Sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia che, in totale, interessano porzioni di 9 regioni del centro-sud, oltre alla Sicilia, ovvero Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, e Sardegna. Le previsioni di rientro saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del vettore spaziale stesso e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.

Impatto poco probabile

In base alle informazioni rese disponibili dalla comunità scientifica, è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione. E’ poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate.

I frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici.

All’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti.

E’ poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto. Alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto.