Denis Verdini, ex noto politico e imprenditore, è indagato dalla Procura di Perugia nell’ambito dell’indagine sulla presunta loggia segreta Ungheria. Violazione della legge Anselmi l’accusa che gli è stata contestata come riporta oggi Il fatto. Verdini sarà sentito nei prossimi giorni dai magistrati del capoluogo umbro.

Sotto stretto riserbo altri indagati

Secondo quanto risulta all’Ansa nell’indagine nata in seguito alle dichiarazioni dell’avvocato Piero Amara ci sarebbero anche altri iscritti nel registro degli indagati. Sempre per la violazione della legge Anselmi. Su quante siano le iscrizioni e chi riguardino la Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone mantiene un riserbo assoluto.

Indagine in pieno svolgimento

L’indagine con la quale si sta riscontando la veridicità o meno delle dichiarazioni dell’avvocato Amara è infatti ancora in pieno svolgimento. Inizialmente a Perugia le iscrizioni nel registro degli indagati erano rimaste quelle originarie fatte dai pubblici ministeri di Milano per la violazione della ‘legge Anselmi’ sulle associazioni segrete che poi hanno inviato gli atti ai magistrati del capoluogo umbro. Questi hanno compiuto successivamente diversi atti e i pubblici ministeri avrebbero anche nuovamente sentito l’avvocato Amara, già in carcere per un’inchiesta dei pm di Potenza. Non è però chiaro se gli ultimi sviluppi siano legati alle ulteriori indagini svolte.

A maggio depositata relazione

Nel maggio scorso il procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco, ha depositato al procuratore generale milanese Francesca Nanni la relazione sul caso dei verbali resi ai pm del suo ufficio dall’avvocato siciliano Piero Amara sulla presunta Loggia Ungheria. Vicenda che ha creato uno scontro all’interno della procura e che ha investito anche il Csm. La relazione deve essere valutata dal pg Nanni che si è limitata a dire che “ci sono accertamenti da fare” per poi eventualmente trasmetterla al pg della Cassazione per una possibile azione disciplinare.

Chi è Amara e cosa ha detto

Amara è uno dei personaggi clou, o forse il personaggio principale del cosiddetto Sistema Siracusa divenuto, poi, un caso di livello nazionale e noto anche come caso Palamara. Una vicenda che ha minato e sta minando dall’interno la credibilità della magistratura italiana a causa dei comportamenti di una sua parte. Ad essere stati riferiti dal legale fatti in cui all’interno della loggia si raccomandava la posizione di magistrati o funzionari che avevano esigenze di varia natura”.

 

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