E’ il giorno della temuta chiusura di viale Margherita di Savoia, la strada che collega Mondello al parco della favorita e dunque alla città. Chiamata la “discesa di valdesi”, di fatto è il viale  più trafficato della borgata.

Iniziano oggi i lavori per il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione proprio lungo viale Margherita di Savoia, a Mondello, che, in base all’ordinanza comunale, a partire da lunedì 20 marzo, è prevista la chiusura totale al transito, in una prima fase dei lavori, nel tratto tra l’incrocio con viale Venere e quello con via Mater Dolorosa (dunque da Mondello verso Palermo) e, nella seconda fase, nella carreggiata opposta, tra via Mater Dolorosa e viale Venere (direzione opposta).

Le limitazioni al traffico

Le limitazioni alla circolazione veicolare e pedonale applicate sono la chiusura della circolazione veicolare della carreggiata (si inizierà con quella verso Palermo), l’istituzione del divieto di sosta, ambo i lati, nei tratti interessati, con rimozione coatta, il divieto di transito pedonale nei marciapiedi interessati e la contestuale creazione in corrispondenza del perimetro del cantiere di apposito percorso pedonale protetto.

L’itinerario alternativo passerà per le vie Venere, Lanza di Scalea oppure per le vie delle Palme e Cristoforo Colombo. La durata dei lavori sarà di circa due mesi (un mese per ciascun senso di marcia).

Cambiano anche i percorsi degli autobus

Ad annunciare disagi e difficoltà c’è anche il nuovo tragitto scelto da Amat per le linee 616, 544 ed 806. Bus che, da oggi lunedì 20 marzo, cambieranno il loro percorso per adattarsi agli interventi di manutenzione.

Il nuovo percorso delle linee 616, 544 e 806

A stabilirlo è la circolare numero 30 dell’azienda di via Roccazzo. Nel provvedimento firmato dal dirigente Ferdinando Carollo, si menziona il nuovo percorso delle linee che interconnettono la città con il quartiere di Mondello. Stravolto, in particolare, il percorso della linea 806, punto principale di riferimento per cittadini e turisti per spostarsi dal centro (ovvero dal capolinea di piazza Croci), verso la borgata marinara della settima circoscrizione. In particolare i bus provenienti da Mondello Torre, pervenuti in viale Margherita di Savoia, saranno costretti a girare a destra per viale Venere. A seguire percorreranno viale dell’Olimpo, piazza Simon Bolivar, viale Lanza Di Scalea, villa Adriana, viale Resurrezione, via Duca degli Abruzzi, viale del Fante e via dell’Artigliere, per poi reimettersi in via Libertà e seguire il normale itinerario.

Cambi anche per la linee 616 e 544. Con riguardo alla prima, i bus provenienti da Barcarello, una volta giunti a piazza Castelforte, dovranno girare a destra per via Castlelforte, seguendo via Duca degli Abruzzi per poi reimettersi nel normale itinerario. Sul fronte della linea 544 invece, i bus provenienti da Mondello Teti pervenuti in viale Margherita di Savoia gireranno a destra per viale Venere, muovendosi successivamente su viale dell’Olimpo, èiazza Simon Bolivar, viale Lanza Di Scalea e, una volta giunti a villa Adriana, seguiranno il normale percorso.

Residenti sul piede di guerra

Assodato che sarà caos traffico per chi frequenta la borgata, ci vive e si sposta quotidianamente da e per la città i residenti chiedono all’amministrazione comunale di realizzare il doppio senso di marcia nella corsia che rimarrà aperta.

“Inevitabilmente si registreranno disagi – dicono un gruppo di lettori a BlogSicilia – ma il doppio senso di marcia permetterà una mobilità più fluida almeno al di fuori delle ore di punta”. doppio senso realizzabile anche alla luce della deviazione dei percorsi degli autobus.

Anche se i percorsi alternativi indicati sono per Via Lanza di scalea o attraverso la borgata dell’Addaura, inevitabilmente in tanti utilizzeranno, invece, la strettissima via Castelforte. Anche per questo il doppio senso di marcia allevierebbe l’inevitabile caos

Le alternative, senso unico alternato o restringimento corsia

In alternativa alla proposta principe i residenti fanno notare che sarebbe possibile attivare, sempre nella corsia aperta, il senso unico alternato governato da un semaforo che la corsia risultasse troppo stretta per il doppio senso in funzione anche delle radici degli alberi che sollevano parti di manto stradale peraltro mai riparato.

Infine la possibilità di restringere la corsia ove sono in corso i lavori e far passare magari una sola fila di auto. Tutte proposte per alleviare gli inevitabili disagi e il caos

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