Partono i lavori per rinnovare il sistema d’illuminazione di via Margherita di Savoia, strada di collegamento principale della borgata marinara di Mondello con il resto della città. Interventi che dovrebbero durare circa due mesi e che comporteranno notevoli disagi alla viabilità. Le alternative sono infatti poche e, in tutti i casi, costringono ad un prolungamento d’itinerario anche di diversi chilometri. A dimostrarlo è anche il nuovo tragitto scelto da Amat per le linee 616, 544 ed 806. Bus che, da lunedì 20 marzo, cambieranno il loro percorso per adattarsi agli interventi di manutenzione.
Il nuovo percorso delle linee 616, 544 e 806
A stabilirlo è la circolare numero 30 dell’azienda di via Roccazzo. Nel provvedimento firmato dal dirigente Ferdinando Carollo, si menziona il nuovo percorso delle linee che interconnettono la città con il quartiere di Mondello. Stravolto, in particolare, il percorso della linea 806, punto principale di riferimento per cittadini e turisti per spostarsi dal centro (ovvero dal capolinea di piazza Croci), verso la borgata marinara della settima circoscrizione. In particolare i bus provenienti da Mondello Torre, pervenuti in viale Margherita di Savoia, saranno costretti a girare a destra per viale Venere. A seguire percorreranno viale dell’Olimpo, piazza Simon Bolivar, viale Lanza Di Scalea, villa Adriana, viale Resurrezione, via Duca degli Abruzzi, viale del Fante e via dell’Artigliere, per poi reimettersi in via Libertà e seguire il normale itinerario.
Cambi anche per la linee 616 e 544. Con riguardo alla prima, i bus provenienti da Barcarello, una volta giunti a piazza Castelforte, dovranno girare a destra per via Castlelforte, seguendo via Duca degli Abruzzi per poi reimettersi nel normale itinerario. Sul fronte della linea 544 invece, i bus provenienti da Mondello Teti pervenuti in viale Margherita di Savoia gireranno a destra per viale Venere, muovendosi successivamente su viale dell’Olimpo, èiazza Simon Bolivar, viale Lanza Di Scalea e, una volta giunti a villa Adriana, seguiranno il normale percorso.
Le limitazioni al traffico
Modifiche che si rendono necessarie per consentire l’efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione lungo il viale Margherita di Savoia, a Mondello. A tal proposito, l’Ufficio Mobilità ha emesso un’ordinanza che stabilisce, a partire da lunedì 20 marzo, la chiusura totale al transito, in una prima fase dei lavori, nel tratto tra l’incrocio con viale Venere e quello con via Mater Dolorosa e, nella seconda fase, nella carreggiata opposta, tra via Mater Dolorosa e viale Venere.
Le limitazioni alla circolazione veicolare e pedonale applicate sono la chiusura della circolazione veicolare della carreggiata (si inizierà con quella verso Palermo), l’istituzione del divieto di sosta, ambo i lati, nei tratti interessati, con rimozione coatta, il divieto di transito pedonale nei marciapiedi interessati e la contestuale creazione in corrispondenza del perimetro del cantiere di apposito percorso pedonale protetto. L’itinerario alternativo passerà per le vie Venere, Lanza di Scalea oppure per le vie delle Palme e Cristoforo Colombo. La durata dei lavori sarà di circa due mesi (un mese per ciascun senso di marcia).
Il nuovo sistema d’illuminazione
Lavori che, in precedenza, hanno interessato anche via Lanza di Scalea, a Palermo. I lavori fanno parte di un lotto riguardante 24 aree presenti tra la VI e la VII Circoscrizione. Un’operazione dal costo complessivo di 8,6 milioni di euro. Gli interventi sono partiti il 6 ottobre 2022 nella carreggiata in direzione Velodromo. Le opere in questione riguardano l’adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di pubblica illuminzione con sistemi automatici di regolazione. Interventi necessari all’efficientamento energetico della Zona Nord del capoluogo siciliano e finanziati inoltre con risorse comunitarie rientranti nei fondi PO-FESR 2014-2020.
I nuovi impianti determineranno considerevoli risparmi energetici (oltre il 50% rispetto ai precedenti impianti) ed economici. Quelli precedenti, realizzati in serie negli anni Sessanta, utilizzavano lampade a vapori di mercurio, ormai fuori produzione in tutta Europa, ma anche componenti e pezzi di ricambio non più in commercio. I nuovi impianti, inoltre, sono alimentati da quadri elettrici di bassa tensione. A regime, il nuovo impianto avrà anche la possibilità di essere gestito attraverso un sistema di controllo da remoto per il monitoraggio dei dati elettrici e dello stato di funzionamento dei circuiti, che verrà consegnato successivamente.
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