Il CdA di Amat, guidato dall’attuale presidente Michele Cimino, approva il bilancio e si appresta così ad uscire di scena, lasciando il posto alla nuova governance aziendale. Questo è sostanzialmente quanto è venuto fuori dalla riunione del Consiglio d’Amministrazione dell’azienda di via Roccazzo avvenuta questo pomeriggio. Consesso al quale era presente anche il vicesindaco di Palermo Carolina Varchi.
Riunione che si è conclusa con la comunicazione delle convocazione di una prossima assemblea per ratificare la nomina dei nuovi organi societari. Per il ruolo c’è in pole position Giuseppe Mistretta, candidato numero uno alla presidenza di Amat. Per lui esperienze in passato alla guida di Gesap. Ed è proprio questo l’elemento di novità di questo toto Partecipate.
Approvato il bilancio di Amat, si attendono novità sul contenzioso
Una riunione, quella del CdA di Amat, iniziata intorno alle 17 e nella quale i vertici aziendali hanno dato il via libera al bilancio. “Il vicesindaco Carolina Varchi ha approvato e condiviso la proposta di bilancio esitata dal CdA che chiude con un utile di esercizio pari a 7,3 milioni di euro“, riporta una nota di Amat. Una questione, quella relativa ai conti, che risente inevitabilmente della presenza del contenzioso Tosap, sul quale al momento non sono annunciati sviluppi. Novità che invece arrivano sulla revisione del contratto di servizio. ” Al contempo, l’Amministrazione (n.d.r) ha assunto impegno di accelerare i lavori per la modifica del contratto di servizio tali da renderlo coerente e congruente alle esigenze della Città quindi pienamente sostenibile per la Società Amat”.
Il canto del cigno da presidente per Michele Cimino, ormai destinato al consorzio Asi. Attende, Giuseppe Mistretta, profilo in quota Forza Italia, come ricordato con un passato in Gesap. Questione, quella del rinnovo del CdA, che Amat annuncia sarà trattata a breve. “Il Comune ha rinviato a breve in una prossima assemblea la nomina dei nuovi organi societari secondo le determinazioni del Sindaco“.
Parte il rinnovo delle Partecipate, tanti gli orlandiani presenti
Rinnovo della governance di Amat che fa da apripista al più generale upgrade delle società Partecipate. Rimpasto dei Consigli d’Amministrazione che, ad uno sguardo più attento, sembra un taglio con il passato solo parziale. Considerazione che parte già dagli scranni più ambiti, ovvero quelli all’interno di Gesap. Consiglio d’Amministrazione nel quale figurerà, con ogni probabilità, Vito Riggio, ex presidente dell’Enac che, in passato, ha condiviso un lungo percorso con l’ex sindaco Leoluca Orlando all’interno della Democrazia Cristiana. Fila di orlandiani al cui interno figura certamente Fabio Giambrone. Come preannunciato questa mattina, la sua posizione a livello legale è rimasta blindata ed al sicuro dallo spoil system che non ha efficacia in GH, società formalmente non controllata. Incarico che il dirigente manterrà quindi fino alla scadenza naturale, ovvero per un altro paio d’anni a meno di sorprese.
Da definire ancora il destino di Girolamo Caruso, amministratore unico di Rap voluto nel ruolo proprio dal Professore. Come per Giambrone infatti, l’ex dirigente di Enel non sarebbe in scadenza, anche se non ha i favori della quasi totalità delle anime del centrodestra. Scalpita per la futura presidenza Giuseppe Todaro, imprenditore a capo della OSP, a cui bisognerà però affiancare due consiglieri d’amministrazione. Quadra, sotto questo profilo, ancora da trovare. Proprio in tal senso si potrebbe verificare un breve interregno dello stesso Caruso, anche se la volontà della maggioranza è quella di cambiare marcia.
Non cambia nulla nemmeno in Amap, dove rimane saldo in testa Alessandro De Martino. Negli scorsi mesi c’è stato un tentativo di ribaltare la situazione, in particolare dall’ala di Fratelli d’Italia, ma lo Statuto aziendale e la presenza di un gruppo di comuni della Provincia fra i soci, ha blindato la posizione del dirigente dell’azienda di via Volturno. Poco cambia anche alla SRR metropolitana, dove rimarrà in carica Natale Tubiolo (dato fra i possibili papabili alla presidenza di Rap nelle scorse settimane) e alla Fondazione Teatro Massimo, dove verrà riconfermato nel ruolo di sovrintendente Marco Betta.
Cambi in AMG, Reset e Sispi
Rinnovo di governance che invece si verificherà in casa AMG. Con riguardo ad AMG Energia, il candidato numero uno al ruolo di presidente è Francesco Scoma, profilo voluto fortemente dalla Lega. Cambio anche in casa AMG Gas (in cui il Comune detiene una quota del 20% tramite AMG Energia, con Edison socio di maggioranza con l’80% delle quote). Scranno per il quale sembra avere buone chance Angelo Pizzuto, già presidente dell’Aci Club Palermo e vicino all’ala dell’assessore regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Aricò. Fuori, quindi, Domenico Macchiarella, profilo che era stato identificato come possibile sostituto di Michele Cimino ad Amat. Ipotesi poi tramontata per problemi d’incompatibilità.
Risolti nei giorni scorsi i problemi in casa Reset. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, che hanno portato ad evidenti malumori interni nelle fila di Forza Italia, sembrerebbe che sia stata trovata una sintesi sul nome di Fabrizio Pandolfo, funzionario regionale in quota Forza Italia. Il condizionale è d’obbligo vista la difficoltà delle trattative ancora attualmente in corso, ma per l’ex commissario straordinario dello IACP di Palermo (rimasto in carica per quasi due anni fra il 2021 e il 2023), la strada sembrerebbe comunque spianata. Tutto fatto anche in casa Sispi dove la prescelta, come sopra ricordato, dovrebbe essere Giovanna Gaballo, responsabile regionale dell’area delle Attività Sociali della Nuova DC.
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