Il revolver, “Smith & Wesson” calibro 38 special, è stato trovato in un vano segreto Nel mobiletto di formica , dietro a un pannello sotto al forno della cucina. E’ […]
Donne, motori, palestre, cene e aperitivi. Il racconto della bella vita di Matteo Messina Denaro durante la latitanza rischia di trasformarsi in uno spot per la mafia, nella mitizzazione del latitante che fa dimenticare gli orrori di Cosa Nostra
Il gip di Palermo ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata da Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra che ha prestato l'identità a Matteo Messina Denaro
La Corte ha escluso che Patti abbia avuto nel corso della sua attività rapporti di "vicinanza" con l'associazione mafiosa. L'imprenditore era difeso dagli avvocati Francesco Bertorotta, Roberto Tricoli, Raffaele Bonsignore, Angelo Mangione, Marco Antonio Dal Ben e Giuseppe Carteni
I pm della Dda di Palermo Piero Padova e Gianluca de Leo hanno chiesto la condanna a 20 anni di carcere della sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di […]
di
Ignazio Marchese
L'ex magistrato antimafia, "Valuterò nei prossimi giorni"
Antonio Ingroia, scelto come legale difensivo di Massimo Gentile, l'architetto arrestato con l'accusa di associazione mafiosa per aver prestato l'identità al boss ha accettato l'incarico con riserva "a patto che egli riesca a dare convincenti spiegazioni rispetto ai fatti apparentemente incontestabili che obiettivamente lo accusano"
Gli investigatori stanno facendo luce su quella cerchia di favoreggiatori e fiancheggiatori che gli ha permesso di vivere in tutta serenità in provincia di Trapani dove si spostava senza difficoltà in macchina, in moto e con identità diverse permettendogli una vita praticamente normale
PALERMO (ITALPRESS) – Il Ros, con il supporto in fase esecutiva dei comandi provinciali carabinieri di Trapani, Milano e Monza Brianza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa […]
Esami effettuati in tempi record, una visita oncologica rapidissima, ricovero e operazione a soli otto giorni dalla diagnosi di cancro al colon ma questa efficienza solo per il Boss
Avrebbero tutti fatto parte della rete del boss. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall'aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Piero Padova
Luppino, imprenditore agricolo di Campobello di Mazara, venne inizialmente indagato per favoreggiamento, ma la sua posizione si è aggravata nel corso delle indagini, quando è emerso che quello che appariva come un "semplice" fiancheggiatore chiedeva il pizzo per conto del capomafia
Gli agenti della Squadra mobile della Questura ed i colleghi della polizia postale dell’Aquila sono risaliti all’autore, iscritto ora sul registro degli indagati della Direzione distrettuale antimafia (Dda) dell’Aquila con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dallo stile mafioso
TRAPANI (ITALPRESS) – I carabinieri del ROS e del Comando provinciale di Trapani e i poliziotti del Servizio centrale operativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa […]