Il Gup di Agrigento, Francesco Provenzano, ha concesso i domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, a Salvatore Ingiaimo, parrucchiere di 28 anni, di Palma di Montechiaro (AG), accusato – insieme a Domenico Sambito, 68 anni, giudicato a parte – di tentato omicidio nei confronti del loro compaesano Diego Provenzani.
Il giudice, accogliendo la richiesta degli avvocati Santo Lucia e Giovanni Lo Monaco, ha ritenuto che le esigenze cautelari si siano affievolite. Tre settimane fa Ingiaimo era stato condannato a 9 anni di reclusione.
Provenzani venne colpito da alcuni colpi di pistola il 13 dicembre 2015. Secondo l’accusa, l’armeria gestita da Domenico Sambito, a Palma di Montechiaro, nel 1987 sarebbe stata rapinata da un gruppo di “stiddari”.
Per Sambito del gruppo faceva parte anche Diego Provenzani (che non ha mai subito condanne per mafia), perciò da allora Sambito ritiene di avere un credito con Provenzani per le armi che gli erano state rubate e avrebbe tentato di riscuotere quel credito; non essendoci riuscito, avrebbe organizzato l’agguato.
I due, secondo l’accusa, avrebbero aspettato Provenzani a bordo di un’Alfa 159; al volante dell’auto ci sarebbe stato Ingiaimo.
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