La Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale d’Appello della Regione siciliana, presieduta da Pino Zingale, estensore Vincenzo Lo Presti) con la sentenza 5/2016 ha assolto Bernardino De Rubeis (ex sindaco del Comune di Lampedusa) difeso dagli avvocati Gaetano Armao, Vincenzo Caponnetto e Tiziana Milana dall’accusa di danno erariale al Comune di Lampedusa per aver consentito a ditte private il prelievo di acqua dai pozzi comunali, senza il pagamento della relativa tariffa per l’importo complessivo di euro 290.732.
La sentenza ha così annullato la sentenza di primo grado che aveva invece condannato il sindaco. Il giudizio contabile scaturiva dall’indagine effettuata dalla Guardia di Finanza in sede penale e che avevano portato all’assoluzione del De Rubeis da parte del Tribunale di Agrigento. Sentenza passata in giudicato perché non impugnata in appello.
“In conseguenza, della sentenza penale irrevocabile di assoluzione, pronunciata in seguito a dibattimento,- si legge nelle motivazioni della Corte dei Conti – ha efficacia di giudicato, anche nel presente giudizio (quanto all’accertamento che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso o che il fatto) e, pertanto, in accoglimento dell’appello e previo annullamento della sentenza impugnata, occorre dichiarare De Rubeis esente da responsabilità amministrativa”. Il Comune di Lampedusa è stato condannato al pagamento delle spese di giudizio quantificate in 5 mila euro.
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