Le urne non hanno dato risultati definitivi nell’agrigentino. Ci sono partite ancora aperte nei tre comuni agrigentini più popolosi chiamati al voto in questa tornata elettorale.
Favara, testa a testa tra Palumbo e Montaperto
A Favara funziona l’alleanza PD-Movimento Cinque Stelle con il candidato Antonio Palumbo che ha sperato di conquistare il 40% e sbaragliare a primo turno la “concorrenza”. Si profila invece, a meno di colpi di scena clamorosi, un ballottaggio con il medico Salvatore Montaperto. Rimpianti per il centrodestra che, scegliendo di dividersi ed esprimere due candidatura, avrebbe potuto vincere “facilmente” al primo turno.
Porto Empedocle, partita tra Martello e Iacono
Si intravede un ritorno alle urne tra quindici giorni – ma anche qui bisogna andarci con i piedi di piombo – anche a Porto Empedocle dove si assiste ad un testa a testa tra il candidato di Forza Italia, Calogero Martello, e Salvo Iacono, sostenuto da tre liste civiche. Indietro, ma di poco, Rino Lattuca (sostenuto tra gli altri da Fratelli d’Italia). Appare ormai fuori dai giochi la sindaca uscente del Movimento Cinque Stelle, Ida Carmina.
Canicattì, ballottaggio tra Corbo e Sciabarrà
Anche a Canicattì è possibile un ballottaggio ma la partita rimane apertissima considerando l’elevato numero di schede ancora da conteggiare. Il già due volte sindaco Vincenzo Corbo, vicino alle posizioni del vicepresidente dell’Ars Roberto Di Mauro, risulta in testa ma a poca distanza c’è il giornalista Cesare Sciabarrà, sostenuto tra gli altri da Fratelli d’Italia. Non molla il sindaco uscente Ettore Di Ventura, poco dietro a Sciabarrà. Fuori dai giochi il candidato del M5S, Fabio Falcone.
Chiuse le sfide a Montallegro, Montevago e San Biagio Platani
Partite chiuse, invece, negli altri tre comuni dell’agrigentino chiamati al voto. Il primo sindaco eletto in provincia, a Montallegro, è stato Giovanni Cirillo, sostenuto da Fratelli d’Italia, che ha ottenuto 63,51% mentre Andrea Iati’ si è fermato al 36,49%. A Montevago viene riconfermata la segretaria provinciale di Forza Italia, e deputata regionale, Margherita La Rocca Ruvolo con 1.069 voti contro 809 preferenze ottenute da Giuseppe Arcuri, già suo assessore. Salvatore Di Bannardo, invece, è il nuovo sindaco di San Biagio Platani. Il comune, sciolto per mafia nel 2018 in seguito all’operazione Montagna, è tornato al voto. Di Bennardo ha ottenuto 1.094 mentre Michele Di Piazza si è fermato a 910.
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