Il trattamento sanitario obbligatorio deciso per fatti pregressi a quanto accaduto in una delle vie principali di Ravanusa. Lo sostiene il sindaco del comune agrigentino che ha firmato di suo pugno l’ordinanza che ha dato il via libera al Tso che ha destato lo stupore e lo sdegno del web. Il video del ragazzo che inneggiava contro le misure imposta a causa della pandemia ha fatto il giro del web. Sono migliaia le condivisioni sui social.

Nel corso della trasmissione Domenica InSicilia, condotta da Massimo Minutella, e andata in onda sulla pagina Facebook di Blog Sicilia e di Casa Minutella, sono intervenuti il fratello dell’uomo sottoposto al trattamento sanitario e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Sono gravi le accuse mosse al sindaco da parte del fratello, l’avvocato Massimiliano Musso che ha rilasciato pesanti accuse nei confronti del sindaco del centro agrigentino  Carmelo D’Angelo. Ora a rispondere a BlogSicilia è proprio il primo cittadino, che si smarca da ogni considerazione. 

Abbiamo visto tutti quel video, cosa stava facendo Dario Musso che possa giustificare addirittura un Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso)?

Il Tso è una richiesta venuta dai medici ed è antecedente al video che sta imperversando sui social. La richiesta di Tso è arrivata la mattina e quella è stata solo’occasione per attuarlo 

E quali sono le motivazioni che lo giustificherebbero, che spiegherebbero la decisione di sottoporlo a TSO? 

Ripeto, c’è una richiesta da parte del medico curante, convalidata dal dipartimento dell’Asp di Canicattì perché evidentemente nei giorni precedenti il soggetto dava segni di squilibrio attraverso altri video che, penso, siano nelle mani delle autorità competenti, e che anche io ho avuto modo di vedere. 

Cosa fa questo ragazzo nei video? Dà segni di squilibrio tali da richiedere un trattamento sanitario obbligatorio? 

Penso che i medici nel valutare la richiesta al sindaco avranno valutato ci fossero segni di squilibrio che, peraltro, non hanno a che fare con la pandemia. Non mi è arrivata da parte dei medici una richiesta in alcun modo collegata alla pandemia ma per un disturbo psichico del soggetto. È stato un trattamento a tutela del soggetto. Il fatto che sia stato applicato in una strada principale, non lo stabilisce il sindaco ma credo che non l’abbiano voluto nemmeno i medici. 

Ma come mai questo ragazzo è stato sottoposto a Tso quando dai video non appariva in uno stato tale da provocare pericolo per sé o per gli altri? 

Questo non lo so dire. Ci sono decine di video ma la valutazione non la faccio io ma i medici. La mia valutazione arriva dopo l’intervento del medico curante e dopo la convalida del dipartimento dell’Asp. Il sindaco, preso atto di quello che dicono i medici, dispone il Tso. La convalida del Tribunale arriva dopo 48 ore, cosa che, contrariamente a quanto stato detto, è avvenuta. 

Ravanusa è una piccola realtà. Lei, probabilmente,  conosceva lo stato del ragazzo e la situazione. Non avrebbe potuto approfondire se effettivamente lo stato del giovane richiedeva un Tso? Non poteva semplicemente essere bloccato e portato in caserma? Perchè questo accanimento? 

Il sindaco potrebbe farsi un’idea sbagliata non avendo competenze. Le competenze sono dei medici, del medico curante che, ritengo, abbia vagliato attentamente tutte le posizioni antecedenti alla richiesta, oltre a questo c’è stata la verifica del dipartimento di salute mentale. Il sindaco cosa deve fare? A tutela del soggetto, deve predisporre il Tso? 

Deve obbligatoriamente predisporre il Tso? 

Certo che deve – o non ho le competenze, non sono un medico – se un medico di famiglia fa una richiesta sulla base di valutazioni approfondite e dopo la convalida del dipartimento. il sindaco si affida ai medici. 

Miccichè dice che non è convinto di quello che è accaduto dopo aver visto il video e parla di violenza non usuale. Miccichè contesta anche le tempistiche, perchè dopo 4 giorni l’uomo non era stato ancora rilasciato? 

L’onorevole Miccichè non sapeva se c’era la convalida del giudice. È stato male informato. Dalle carte viene fuori che c’è la richiesta del medico convalidata dal dipartimento, l’ordinanza e la convalida del giudice dopo 48 ore. dopo 7 giorni c’è la nota del dipartimento di salute mentale di Canicattì che chiede al sindaco di revocare l’ordinanza per la cessata emergenza. Il sindaco, fidandosi dei medici, prende atto della cessazione dell’ordinanza nei confronti del soggetto. Io mi chiedo, i medici hanno ritenuto di sottoporre il ragazzo a Tso perchè  inneggiava al no pandemia? Io dico di no. I medici si sono resi conto che c’era un disturbo psichico che li portava a richiedere il Tso. 

 I familiari hanno detto che per 4 giorni del ragazzo non si è saputo nulla. Perchè? 

Ne dubito fortemente ma la domanda deve essere posta al responsabile del dipartimento di prevenzione. Qui si tenta di mettere tutti nello stesso calderone ma ognuno ha rivestito un ruolo diverso in base alle competenze e responsabilitù. 

Il fratello del ragazzo parla di vicende personali e vecchi dissapori tra la famiglia Musso e lei. 

Non ci sono correlazioni fra questa vicenda e la diatriba politica e personale con l’avvocato Musso. Da sette anni faccio il sindaco e non ho mai parlato dell’avvocato Musso, non l’ho mai nominato. Io sono parte lesa. Lui si è candidato due volte e ha sempre inveito contro di me. Non ha mai vinto le elezioni ed ha un’ossessione nei miei confronti. Non perde occasione per denunciarmi. Mi sono sempre difeso e la verità e sempre venuta a galla, ne sono sempre uscito indenne. 

Sindaco, per questo non ha fatto una telefonata per tranquillizzare i familiari?

Stanno avendo una reazione sbagliata. Mi sono comunque informato, come hanno fatto i membri della giunta, con i medici della salute del ragazzo che, da libero cittadino, senza entrare nel merito di quello che sostiene, è una persona che ha bisogno di affetto. Capisco il momento che sta passando la famiglia e spero che presto possa ritornare alla serenità e risolvere i problemi che ha, insomma guarire.