Nuovo attacco a una sede della Cgil. Nel mirino stavolta la Camera del lavoro di Agrigento, sulla cui facciata esterna sono comparse scritte ingiuriose. Si legge infatti: “Cgil covo di nazisti”. “Gp=nazismo”. E ancora: “Avete ucciso con i vax assassini”.
Il sindacato: “Campagna di odio sulla quale occorre fare luce”
“Continua una campagna di odio che ha chiaramente una regia e sui cui occorre fare luce”, dice una nota della
segreteria della Cgil Sicilia. “Campagna- aggiunge il sindacato- finalizzata con evidenza a disorientare, creare un clima di tensione, colpire le organizzazioni democratiche con chiaro intento destabilizzante”.
“Non arretreremo di un passo”
“Non arretreremo di un passo – conclude la nota- , pieno sostegno e solidarietà alla Cgil di Agrigento, al suo segretario generale Alfonso Buscemi e ai suoi dirigenti. La nostra battaglia a difesa della democrazia, per la giustizia sociale e a favore dei più deboli continua e le intimidazioni come quest’ultima non ci faranno
arretrare”.
La solidarietà dell’arcidiocesi di Agrigento
In merito alle scritte ingiuriose, comparse sulla facciata esterna della Camera del lavoro di Agrigento, don Mario Sorce direttore dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Agrigento, esprime “solidarietà alla Cgil per il gesto vigliacco, denigratorio e intimidatorio verso chi ha cercato e cerca di servire i lavoratori e la comunità per il suo impegno sociale”. “Alla Cgil e al suo segretario – dice don Mario -chiedo di continuare a fare quello che ha sempre fatto con la passione e la forza che viene dai propri ideali e valori che in molte occasioni ci hanno permesso di camminare insieme e che certamente più di prima ci vedrà protagonisti nel rilancio della tutela e salvaguardia del lavoro e dei lavoratori e del bene della nostra città e provincia di Agrigento”.
Intimidazione anche a Palermo nel giugno scorso
Non è la prima volta che una sede della Cgil viene presa di mira.
Nella notte tra il 6 e il 7 giugno altro atto intimidatorio, stavolta contro la Camera del Lavoro “Giovanni Orcel” della Cgil di Palermo. Ignoti hanno imbrattato le porte di ingresso della sede del sindacato, in via Meli, a Palermo, con scritte offensive: “sindacati nazisti, Landini nazista”.
Avvisata la Digos, al vaglio le immagini della videosorveglianza
Il segretario della Cgil di Palermo, Mario Ridulfo, ha avvisato la Digos e messo a disposizione della questura di Palermo le immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Il segretario Ridulfo: “Momento di tensione sociale in Italia e a Palermo”
“Questi episodi indicano che stiamo vivendo un momento di tensione sociale in Italia e a Palermo, anche per via delle elezioni – aveva detto Ridulfo -. Non è la prima Camera del lavoro in Italia che viene colpita e, senza dubbio, tutto questo non ci farà arretrare dalle nostre posizioni e, soprattutto non ci fermerà nel lavoro di andare incontro alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini”.
Ridulfo aveva aggiunto: “Noi siamo tranquilli, facciamo il nostro lavoro e continuiamo a portare avanti la nostra iniziativa nei confronti di precari, lavoratori e disoccupati. Non sarà un gesto del genere a fermarci. E’ il segnale di un clima generale, non è il primo caso in Italia e ne sono successi altri anche più gravi, come quelli contro la sede della Cgil a Roma. Un clima di intolleranza, effetto anche della campagna elettorale per le amministrative che in questi giorni concentra a Palermo tanti leader della maggioranza, tra cui Salvini e Meloni. E ricordiamo le roventi polemiche legate alla presenza di Dell’Utri e Cuffaro nella sfida elettorale in corso. A questo proposito, le posizioni assunte dalla Cgil Palermo sono state chiare, come rimane ferma la nostra posizione sulla legalità”.
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