Riceviamo e pubblichiamo integralmente il testo della lettera aperta inviata dal Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni ai Sindaci della provincia di Agrigento componenti dell’Assemblea Territoriale Idrica (ATI), in vista della prossima convocazione prevista per il 28 settembre anche alla luce della diffida all’ATI da parte del Gestore Girgenti Acque che nega le inadempienze contrattuali.

Ecco il testo della lettera:

“Gent.me/mi,

apprendiamo dalla stampa che il gestore idrico Girgenti Acque già nel mese di maggio avrebbe diffidato in 90 pagine di atto responsivo l’ATI “ a non fare scelte in direzione della risoluzione”, stante che, secondo il gestore, “non sussistono i presupposti…non sussiste alcun inadempimento, tantomeno grave da parte del gestore che possa giustificare la risoluzione della convenzione di gestione”.

Rimaniamo letteralmente allibiti! Non stupiti, perchè in questi anni Girgenti Acque ha superato la più fertile immaginazione nell’opporre le argomentazioni più fantasiose per mistificare i disastri prodotti, che non stiamo a riepilogare poiché a Voi tutte e tutti ben noti e già contenuti nell’atto di diffida ad adempiere che il 27.04.18 avete approvato all’unanimità e formalizzato al gestore.

Quello che troviamo scandaloso e francamente inaccettabile nel sentir dichiarare che non esiste alcuna inadempienza quando il disastro ambientale, il danno alla salute ed i macroscopici e continuativi disservizi subiti dai cittadini sono da anni sotto gli occhi di tutti, è il tono intimidatorio, quasi di sfida alla Assemblea dei Sindaci, al quale peraltro il gestore non è nuovo. Il continuare a considerarsi al di sopra di ogni legge ed esentato dal dover rispondere delle inadempienze per le quali è già stato condannato o è indagato nei procedimenti giudiziari in corso, tanti e tali che consiglierebbero a chiunque un prudenziale silenzio.

Quello che come Forum siciliano dei Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni ci sentiamo di portare alla Vostra attenzione è innanzitutto la nostra solidarietà rispetto ad atti e dichiarzioni che consideriamo a questo punto impudenti da parte del gestore, insieme alla richiesta di voler procedere senza ulteriori indugi alla risoluzione del contratto in danno del gestore, di quantificare, secondo il principio UE “chi inquina paga”, i danni ambientali prodotti per le inadempienze del gestore che non possono essere pagati due volte dai cittadini, nonché quelli arrecati alla salute ed alla incolumità pubblica.

Vi sollecitiamo inoltre a voler avviare tutte le procedure necessarie a stilare un Piano d’Ambito corrispondente alle effettive necessità dell’intera ex provincia, ed avviare le procedure per la costituzione di una Azienda speciale consortile, o di un Consorzio di comuni, cioè un Ente di Diritto Pubblico, che ricomprenda tutti i comuni della provincia al quale attribuire, come soggetto gestore, il SII nell’ambito provinciale.

Tale prospettiva, pienamente praticabile a legislazione nazionale e regionale vigente, come ulteriormente sottolineato dalla recente relazione della Corte dei Conti a sezioni riunite, è l’unica in grado di garantire efficacia, efficienza, economicità e trasparenza nella gestione dei fondi pubblici e di quelli con cui i cittadini finanziano il SII, nonché di rispondere alla volontà Popolare ed alla continuativa mobilitazione in favore di una gestione Pubblica e partecipativa, in cui i profitti non facciano dividendi per gli azionisti, ma vengano reinvestiti nel miglioramento del Servizio e nella diminuzione delle tariffe.

Fiduciosi che la Vostra volontà, sia quella di voler assicurare la gestione Pubblica e partecipativa delle Acque, di voler salvaguardare gli interessi delle Vostre comunità e di voler rimuovere ogni elemento di illegittimità ed illegalità nella gestione della preziosa risorsa e nella tutela del territorio, Vi auguriamo un buon lavoro, auspicando una accelerazione verso la risoluzione contrattuale e verso la gestione Pubblica, partecipativa e virtuosa del SII, nel pieno rispetto della volontà Popolare fin qui calpestata ed elusa.

L’Acqua resta il paradigma di tutti i Beni Comuni e del livello di Democrazia effettivamente esigibile dai cittadini e dalle comunità di cui i Primi Cittadini portano l’onore e l’onere di essere garanti e portavoce.

FORUM SICILIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA ED I BENI COMUNI

Si scrive Acqua, si legge Democrazia“.