“Chiedo al sindaco di Licata, formalmente, di rinunciare alle dimissioni. Non può essere attribuita al nuovo sindaco, infatti, la responsabilità di una gestione assurda del territorio che ha portato alla realizzazione di immobili in zone demaniali, in aree dove non si può intervenire con alcuna sanatoria”.
A 24 ore dall’appello del sindaco della cittadina agrigentina, Angelo Cambiano, che aveva dato 48 ore alle istituzioni per scendere in campo al suo fianco nella battaglia contro gli abusivi o si sarebbe dimesso, arriva la risposta del Presidente della Regione che annuncia che domani sarà a Licata.
“Mi rendo conto della disperazione personale con la quale deve fare i conti il sindaco, – continua Crocetta- ma rispetto a provvedimenti esecutivi della magistratura, non c’è alcun potere politico o istituzionale che possa fermare
le demolizioni. Ci rendiamo conto che il fenomeno dell’abusivismo è diffuso a Licata così come in altre città della Sicilia, ma voglio rappresentare che non rientra nei poteri della Regione, decidere di demolire o no . La legge dà ai sindaci tale responsabilità e in tal senso vanno le sentenze dei magistrati”.
“E’ sicuramente impensabile – continua Crocetta – che oggi si possa pervenire a una nuova legge di sanatoria, non
intendiamo contribuire ad incentivare le pratiche del passato. Chiedo al sindaco, pertanto, – conclude il presidente – di fare una seria riflessione e sono pronto a incontrarlo come sempre per discutere insieme il da farsi”.
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