Si profila l’emergenza rifiuti per i Comuni dell’Agrigentino che conferiscono l’immondizia nella discarica di Siculiana. Le amministrazioni comunali hanno fatto sapere che i rifiuti verranno raccolti anche se non si sa bene dove portarli.
L’impianto gestito dalla Catanzaro Costruzioni, infatti, fino al tardo pomeriggio di ieri, non aveva ricevuto alcuna comunicazione ufficiale circa un’eventuale ‘proroga della proroga’ al servizio così come le ditte di raccolta. Insomma, nessuno sa ancora cosa fare. In serata i termini sono scaduti senza che ci fossero novità e, in pratica, la Regione ha comunicato che in assenza di un impianto di biostabilizzazione operante i rifiuti devono essere portati altrove.
E’ certo, dunque, che nella discarica di Siculiana dovranno essere effettuati lavori per realizzare un impianto di trattamento meccanico-biologico che smaltisca circa 800 tonnellate al giorni di rifiuti. E la Catanzaro Costruzioni, ha fatto sapere, di aver bisogno di 4/5 mesi di tempo, dal momento del rilascio delle autorizzazioni, per costruire il nuovo impianto. Autorizzazioni che sono state già richieste ma per rilasciare le quali la burocrazia impiega un tempo incalcolabile.
Insomma, per il momento la situazione non è affatto chiara. Possiamo soltanto augurarci che a farne le spese, per l’ennesima volta non siano i cittadini, troppo spesso costretti a vivere tra cumuli di rifiuti ed odori nauseabondi.
Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, i rifiuti originariamente destinati alla discarica di Siculiana potrebbero essere portati a Lentini, soluzione questa prospettata anche dal presidente della regione Rosario Crocetta durante gli incontri della scorsa settimana.
La Catanzaro Costruzioni fa sapere che con istanza del 19 dicembre 2013, ovvero solo dopo 45 giorni dalla Disposizione Commissariale 857/2013 che ne richiedeva il relativo obbligo (prima non c’era), l’azienda ha chiesto l’autorizzazione per la realizzazione della sezione dedicata al trattamento meccanico biologico (T.M.B.). La Regione con D.D.G. n. 1946 del 10.11.2015 (ossia quasi 20 mesi dopo) ha rilasciato la relativa Autorizzazione.
La Regione nell’Autorizzazione ha prescritto la realizzazione del TMB in un termine di appena 6 mesi (si fa notare – fa sapere ancora la Catanzaro Costruzioni – che in 6 mesi fra realizzazione e tempi tecnici non si costruisce nemmeno una piccola casa ad un piano, figurasi un’opera a tecnologia complessa che di sola superficie si estende per oltre 9.000 mq di coperto oltre che su oltre 3 ettari di piazzali).
Contro la previsione del termine di 6 mesi è stato fatto ricorso al TAR a gennaio 2016 ; il termine di sei mesi è stato già valutato del tutto incongruo da autorevoli Istituzioni Scientifiche di settore.
Il primo giugno, comunque, la Catanzaro costrizione ha comunicato al Dipartimento di poter ultimare l’impianto nel giro di 4/5 mesi dal rilascio delle autorizzazioni da parte della P.A.
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