Avevano subito l’ispezione dei NAS lo scorso 21 luglio, adesso scatta la chiusura per Baglio Maragani a Sciacca, in contrada Maragani.
La struttura ricettiva di turismo rurale sarebbe stata “in parte illegittimamente ampliata” secondo quanto accertato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) di Palermo. Un’ispezione amministrativa a carattere igienico sanitaria ha quindi interessato la struttura di turismo rurale. I carabinieri hanno accertato, in quell’occasione, che i posti letto realizzati erano più che il doppio rispetto a quelli autorizzati: ampliati a 38 mentre l’autorizzazione ne consentiva 18.
Adesso, il sindaco di Sciacca Francesca Valenti, con ordinanza datata 31 agosto, ha disposto la chiusura dell’attività ricettiva Baglio Maragani, nella parte non autorizzata.
L’ordinanza del sindaco è la numero 41 del 31 agosto 2017 riguarda esclusivamente il Baglio Maragani. I titolari, adesso, hanno sessanta giorni di tempo per l’eventuale presentazione del ricorso al Tar contro il provvedimento emesso dal sindaco di Sciacca.
Ma da Baglio Marangani non ci stanno e replicano contestando il risultato dell’ispezione dei Nas “Baglio Maragani nega e contesta l’asserito avvenuto ampliamento della struttura ricettiva e rende noto che essa è conforme e regolare alle vigenti norme di legge sia da un punto di vista amministrativo che urbanistico – si legge in una nota della struttura – Rende altresì noto di avere già dato mandato al proprio legale di fiducia per impugnare sia il Verbale dei Nas innanzi il Tribunale Ordinario di Sciacca che la successiva Ordinanza sindacale di chiusura della parte asseritamente non autorizzata innanzi il TAR di Palermo”.
“Baglio Maragani – continua la nota – è infatti vittima di una pubblica amministrazione miope ed ignorante che agendo superficialmente e negando la possibilità della preventiva audizione della struttura interessata, sebbene richiesta ha emanato provvedimenti viziati da un punto di vista procedurale ed infondati nel merito. Per tale ragione Baglio Maragani all’esito della definizione dei procedimenti giudiziari già in corso si riserva di chiedere il risarcimento di tutti i danni patiti ed in particolare il danno all’immagine ed alla reputazione oltre il danno economico per danno emergente e lucro cessante”.
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