“Sono profondamente addolorato. A Carmelo Buscaglia e Daniele Scozzari, i nostri due soccorritori aggrediti a Porto Empedocle durante l’adempimento del proprio dovere, va la solidarietà mia personale e di tutta la Seus”.
Parole di Gaetano Montalbano, presidente del Consiglio di gestione dell’azienda consortile cogestore del servizio 118 di emergenza- urgenza in Sicilia, a commento di quanto accaduto nella notte tra il 24 e il 25 dicembre durante un soccorso nel Comune in provincia di Agrigento.
Dopo un incidente stradale in cui si è registrato il ferimento di tre giovani a bordo di un’automobile schiantatasi contro un muretto, due ambulanze del 118 con i relativi equipaggi sono giunte sul luogo dell’impatto. Purtroppo, però, alcuni parenti o conoscenti dei ragazzi sono saliti in massa a bordo di un’ambulanza (codice Alfa 2, proveniente da San Leone), disturbando il regolare e corretto svolgimento del soccorso, e successivamente hanno reagito violentemente all’invito a scendere dall’automezzo. “Ci hanno aggrediti con pugni, schiaffi e calci”, racconta uno dei due operatori del 118, successivamente medicati in ospedale.
“Nonostante l’aggressione, i nostri soccorritori hanno ugualmente portato a termine con successo l’intervento, dimostrando per l’ennesima volta la grande professionalità di tutti gli operatori dell’ermergenza- urgenza siciliana”, sottolinea il presidente Montalbano, aggiungendo: “Purtroppo non è la prima volta che gli autisti- soccorritori della Seus sono impunemente presi come bersaglio e feriti, fisicamente e moralmente, da soggetti, spesso gli stessi parenti degli infortunati, del tutto privi della conoscenza e del rispetto delle regole del vivere civile. Siamo pronti a costituirci parte civile contro gli autori di questa vile aggressione ed a difendere in ogni sede i nostri operatori”.
foto archivio
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