Il cognato è stato condannato per aver nascosto un boss mafioso in una sua abitazione e una pioggia di polemiche si abbatte su  Angelo Todaro, assessore designato ai Lavori pubblici dalla candidata sindaco M5S di Favara, Anna Alba. Il geometra ha rinunciato alla possibile carica amministrativa.

“Ho già rimesso il mandato nelle mani di Anna Alba, candidato sindaco di Favara del M5S, e sono pronto a farmi da parte qualora venisse eletta. Sono sconcertato dalla campagna diffamatoria avviata nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia su vicende che non ci vedono affatto coinvolti. Non voglio che l’eventuale vittoria del M5S, in cui tanti miei concittadini sperano e confidano per cambiare finalmente la storia di questo territorio, venga minimamente macchiata dalle chiacchiere infamanti messe in giro con lo scopo di minare la credibilità del Movimento. Ovviamente aspetto in tribunale tutti coloro che hanno scritto falsità nei miei confronti”.

Il geometra Angelo Todaro, già presidente provinciale dell’ordine professionale è cognato di Antonio Costa, condannato per aver favorito la latitanza del boss Gerlandino Messina, che fu tra i carcerieri del piccolo Giuseppe Di Matteo, il ragazzino ucciso da Cosa nostra nel 1996, come vendetta nei confronti del padre Santino.

Todaro avrebbe infatti sposato la sorella di Costa, Gaetana. Il boss latitante nel 2010 fu trovato proprio in una delle abitazione dei Costa, in viale degli Stati uniti, stessa via dove ancora oggi vive e lavora l’assessore designato.

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