Lampedusa è di nuovo al collasso. Un record, per numero di soccorsi e per totale di migranti approdati, mai raggiunto prima in Italia: dalla mezzanotte di ieri si sono registrati 63 sbarchi per la maggior parte sulla più grande delle isole Pelagie. All’hotspot di contrada Imbriacola ci sono quasi 4mila ospiti (il centro può contenerne al massimo meno di mille), fra cui 243 minori non accompagnati. E se lo scorso anno nello stesso periodo i migranti giunti sulle coste italiane erano stati 52mila, ad oggi sono 107mila, più del doppio.

La situazione

Sono 4.267 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa dove, durante la notte, ci sono stati 4 sbarchi. Nonostante le elevate presenze, polizia e Croce Rossa riescono a gestire la situazione: vengono portate avanti le preidentificazioni e non ci sono momenti di esasperazione da parte dei migranti perché assistono a sistematici trasferimenti.

Per oggi, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 690 ospiti della struttura di primissima accoglienza: 550, a metà mattinata, verranno scortati dalla polizia al porto dove saranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle.

Fra il pomeriggio e la serata altri 140 migranti verranno accompagnati all’aeroporto: 70, con scorta dei carabinieri, verranno trasferiti, con aereo militare, a Pratica di Mare e altrettanti a Pisa. Ieri, dall’hotspot sono stati trasferiti complessivamente 1.061 persone a Porto Empedocle, Augusta e Comiso.

Il ministro Urso: “Pronto a visitare l’hotspot”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in vacanza da qualche giorno a Lampedusa, oggi visiterà, assieme al prefetto di Agrigento Filippo Romano e al sindaco delle Pelagie Filippo Mannino, l’hotspot di contrada Imbriacola. Ad accompagnare il prefetto Romano, il vice questore Roberto Cilona che è il dirigente del nascente commissariato di polizia.

La richiesta di aiuto disperata di Lampedusa

A fronte del numero elevatissimo di sbarchi negli ultimi giorni il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, ha rivolto un appello all’esecutivo: “Il governo deve fare una seria riflessione su quanto sta succedendo. Non ho capito quale sia la strategia del ministero dell’Interno non per fermare, quanto per fronteggiare gli sbarchi di migranti. E qual è la strategia del ministero per aiutare quest’isola. Chiedo immediate risposte. Il governo non può più perdere tempo”.

Governo al lavoro su un nuovo decreto flussi

Il tema dell’immigrazione è tra i primi posti nell’agenda del governo che sta lavorando a un nuovo decreto flussi per l’arrivo di 450mila stranieri regolari e a un dl sicurezza che conterrà una stretta anche sul fronte delle espulsioni degli irregolari e sulla verifica dell’età dei migranti presunti minori. “Ritengo che sia necessario un nuovo decreto sicurezza già a settembre, perché l’Italia non può essere punto d’arrivo dei migranti di mezzo mondo”, sottolinea il vicepremier e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini a Pinzolo, che aggiunge: “siccome l’Italia ogni anno manda miliardi di euro a Bruxelles, la difesa dei confini italiani deve essere una priorità europea. E ad oggi purtroppo non lo è stata, siamo sempre stati soli”.

Sistema accoglienza minori a rischio

E non si placano i malumori tra governatori e sindaci: questi ultimi in particolare lamentano l’impossibilità di garantire tutele sul sistema di accoglienza di minori stranieri non accompagnati, che al momento sono oltre 23mila in Italia, in maggioranza maschi e che hanno per la maggior parte 17, 16 e 15 anni.

Lo scontro con le Ong

Tra i fronti che tengono occupato l’esecutivo, anche le polemiche relative al fermo amministrativo e alle sanzioni comminate a due navi Ong, accusate dalle autorità italiane di non avere rispettato la normativa in tema di soccorso migranti. Ad essere multate la Open Arms, che dovrà restare ferma nel porto di Carrara per 20 giorni, e la Sea-Eye 4 che per lo stesso numero di giorni non potrà lasciare il porto di Salerno. “E’ importante che le ong comprendano che non farle attraccare a Lampedusa non significa voler fare loro un danno o creargli problemi. Significa solo che Lampedusa non è in grado di ricevere altri profughi, che portare altre persone implica un trattamento non adeguato”, ha precisato il prefetto di Agrigento Filippo Romano sulle polemiche dopo che alla nave ong Ocean Viking e ai 438 migranti a bordo è stato assegnato come porto quello di Genova (anche se per l’allerta maltempo alcuni saranno sbarcati a Vibo Valentia). “È una decisione ottusa che deve essere modificata al più presto. Quei naufraghi hanno già patito abbastanza, il governo li faccia sbarcare tutti al più presto”, afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. È ferma anche la nave Jonio di Mediterranea Saving Humans in seguito all’ispezione di una commissione guidata dalla Capitaneria di Porto di Trapani che al momento non ha ottenuto il certificato di idoneità per riprendere le sue missioni in mare.

 

 

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